Secondo Maurizio Gasparri, bisogna porre un tetto di 50mila euro alle sanzioni pecuniarie per i giornalisti. L’ex ministro ha avanzato la proposta di sostituire il carcere per il reato di diffamazione, mantenendo il risarcimento ma con un valore massimo per la multa. Gasparri ha presentato alla Commissione giustizia del Senato il suo provvedimento , sviluppato con il senatore del Pd Vannino Chiti, in risposta alla vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Alessandro Sallusti, ex direttore di Libero condannato a 14 mesi di reclusione per diffamazione e mancato controllo. Evitare il carcere e garantire sanzioni adeguate, secondo Gasparri , sono i due principi che hanno ispirato la sua proposta: “Mi auguro che la Commissione giustizia non dia luogo a una discussione troppo complessa perché la nostra intenzione è quella di arrivare quanto prima all’approvazione” . Il Pdl ha anche chiesto regole più severe per i siti web e le informazioni veicolate dagli stessi.
Sallusti, diffamazione e sanzioni ai giornalisti: per Gasparri bastano 50mila euro

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