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Sanremo: cinque modelli e uno studio tutto tondo

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Bravo bravo bravo Paolo Bonolis. Il direttore artistico e presentatore del 59esimo Festival di Sanremo sta sapientemente giocando le carte che ha in mano e accompagnando giorno dopo giorno la sua creatura al debutto. Oggi è stata la volta della presentazione dei cinque personaggi maschili che calcheranno il palco dell’Ariston e di alcune precisazioni circa gli argomenti più caldi della settimana. Da Viale Mazzini sono arrivate intanto le immagini della scenografia del Festival.  Oltre a David Gandy , che salirà sul palco nella serata finale, si avvicenderanno il modello inglese Paul Sculfor (martedì 17), il 28enne istraeliano Nir Lavi (mercoledì 18), il modello e attore brasiliano Thyago Alves (giovedì 19) e, venerdì 20 , il modello e vj veronese Ivan Olita .  “P ossiamo dirci tutti molto fieri del risultato ottenuto – ha dichiarato Bonolis – per la prima volta, sul palco dell’Ariston vedremo le eccellenze maschili del mondo della moda e anche il pubblico femminile avrà di che guardare “. I cinque ‘belloni’ saranno anche testimonial sul palco dell’Ariston di altrettanti marchi della moda Made in Italy . Se non è ufficiale ma appare scontato che a vestire il supermodel David Gandy saranno Dolce & Gabbana (per i quali ha girato anche il celeberrimo spot in costume a bordo di un gommone), per gli altri quattro sono già stati comunicati i marchi di riferimento: martedì 17 la Maison Versace vestirà Paul Sculfor; mercoledì 18 Ermanno Scervino curerà gli abiti di Nir Lavi; giovedì 19 Iceberg firmerà il look di Thyago Alves;  venerdì 20 Roberto Cavalli si occuperà di Ivan Olita. Se i modelli saranno una gioia per gli occhi, Mina sarà probabilmente una gioia, come fra l’altro le compete, solo per le orecchie . Interrogato sulla questione Bonolis ha glissato nuovamente, ma le speranze di vederla in carne e ossa sono sempre meno: ” Tutti mi chiedono se Mina apparirà al Festival. Mina sarà a Sanremo, chiunque sarà su quel palcoscenico avrà una dimensione bidimensionale. Tutto ciò che va in televisione è bidimensionale “. Il presentatore romano è poi tornato a parlare della presenza di Maria De Filippi : ” Nei nostri intenti – ha detto – c’è solo la volontà di fare un breve viaggio con Maria nella sera del sabato però sembra che ogni cosa, anche stringersi una mano, sia la copertura di chissà quali ‘meravigliosi’ complotti “. E alla domanda se si possa parlare di un più generale clima di ‘accordo’ fra Rai e Mediaset ribatte secco: ” E’ una fesseria “. E a chi gli ha chiesto come risponderebbe a un ipotetico invito di Sky, ha risposto ” Perchè no? ” A descrivere la scenografia è stato invece l’architetto che l’ha firmata, Gaetano Castelli. ” Lo scorso anno – dice Castelli – avevamo sistemato l’Orchestra in verticale: quest’anno, invece, i musicisti tornano nel loro luogo naturale, il golfo mistico, in cui si prolunga – come una penisola al centro della musica – il palco dove si esibiscono i cantanti. In questo modo diventa evidente la centralità dell’artista. ” “E   questo ha fatto sì, inoltre, che potessimo sfruttare tutta la profondità del palcoscenico per creare qualcosa di assolutamente nuovo: una prospettiva che diventa scenografia essa stessa ”. Il risultato: un effetto “rotondità” dato – intorno alla scalinata centrale dominata da un grande schermo – da otto ledwall concavi, alti sette metri, che si muovono creando giochi di immagini e di grafica. Un effetto amplificato dalle linee curve orizzontali “disegnate” sui fondali del palco dai videotile, piccole “mattonelle” di immagini e luci. “ Così tutta la scenografia – prosegue Castelli – diventa avvolgente e crea un intersecarsi di linee orizzontali e verticali che rimandano ai meridiani e ai paralleli. Una scenografia, però, non fissa, ma in grado di muoversi, di cambiare, di ‘interpretare’ essa stessa le canzoni protagoniste di Sanremo. E fondamentale per questo – conclude – anche le luci. Ad esempio, quelli che abbiamo sistemato sotto le pedane trasparenti dell’orchestra, in grado di riprodurre fino a mille colori. ” Tra le altre novità, infine, i due grandi ledwall di quattro metri per tre sulle pareti laterali , al di sopra dell’orchestra, con la duplice funzione di arricchire la scenografia e di permettere alle giurie – in galleria – una visione più dettagliata dei cantanti e delle loro esecuzioni.   Di seguito, le gallery della scenografia e dei modelli (in ordine di apparizione) 

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