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Sardegna in fiamme, pericoli per i turisti, aiuti dall’Europa

Per gli incendi in Sardegna è stato attivato il protocollo di cooperazione europea, arrivano i primi Canadair antincendio da Francia e Grecia che si aggiungono ai cinque già in opera da parte dei Vigili del fuoco e della Protezione civile.

Nella provincia di Oristano la situazione più grave. Le squadre antincendio lavorano giorno e notte per contenere le fiamme. L’incendio è divampato nell’area di Bonarcado e sta interessando i comuni di Santu Lussurgiu, Cuglieri, Tresnuraghes, Frossio, Sennariolo, Usellus, Porto Albe, Scano di Montiferro e Cabras. Si presta particolare attenzione al mutare dei venti, se arrivasse il maestrale le fiamme verrebbero spinte verso zone di Notagugume, Sindia e Macomer.

In tutta la provincia di Oristano, nel Montiferru, nella Planargia e per parte del nuorese la protezione civile ha diramato un nuovo bollettino di allarme incendio. I turisti devono allontanarsi o non devono recarsi in queste zone ed attendere le indicazioni della autorità di emergenza locali.

Sono diverse centinaia le persone che hanno dovuto abbandonare le loro case.
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, dalla quale dipendono le operazioni di soccorso, ha ringraziato “tutte le donne e gli uomini che stanno operando senza sosta per fronteggiare gli incendi” e Francia e Grecia per aver messo a disposizione, nell’ambito del modulo internazionale di cooperazione, alcuni canadair a supporto del dispositivo italiano. “Sono vicina a tutte le popolazioni gravemente colpite – ha aggiunto il ministro – a cui non faremo mancare il doveroso sostegno per superare la devastazione degli incendi”.

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