L’amministrazione Obama e la National security agency americana sono sotto accusa per aver spiato milioni di internauti e utenti telefonici statunitensi: lo scandalo è stato portato alla luce grazie alla soffiata di un ex dipendente della Cia, il 29enne Edward Snowden . L’informatico, rintanato in un albergo a Hong Kong, h rivelato a The Guardian e The Washington Post particolari sulle attività di spionaggio interno del governo americano e facendo trapelare una fitta rete di controllo che coinvolge a loro insaputa moltissimi cittadini. “ Non voglio vivere in un mondo in cui tutto quello che faccio e dico è registrato. Non è qualcosa che io sono disposto a sopportare” , ha detto Snowden spiegando il funzionamento del software Prism, che raccoglie e aggrega dati web di ogni genere tracciando le attività online degli utenti. “ La Nsa ha costruito un’infrastruttura che consente di intercettare quasi tutto – ha dichiarato l’ex dipendente della Cia – . Posso ottenere i vostri messaggi di posta elettronica, le password, i tabulati telefonici, le carte di credito” . Il governo di Washington, per mesi, ha fatto altrettanto.
Scandalo web negli Usa, alla Cia spunta la talpa

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