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Sessant’anni di Who celebrati con la mostra “The kids are alright”

THE WHO Amsterdam, 2013 credit FRANCESCO CABRAS

THE WHO Amsterdam, 2013 credit FRANCESCO CABRAS

Dal 23 settembre al 5 novembre a Piacenza un’esposizione a ingresso gratuito per celebrare i 60 anni della band inglese. I proventi del catalogo andranno a favore del Teenage Cancer Trust sostenuto da Townshend e colleghi.

C’era una volta una groupie italiana che faceva avanti e indietro fra la sua Piacenza e l’Inghilterra, l’Irlanda e il resto del mondo. Ovunque andassero a suonare le sue band preferite lei c’era. Oggi quella ragazza che amava il rock e dava una mano nei tour è un’affermata giornalista musicale, autrice di tante biografie e ora anche curatice della mostra “THE KIDS ARE ALRIGHT – 60 anni di The Who”. Si deve infatti all’iniziativa di Eleonora Bagarotti se alla Galleria Biffi Arte di Piacenza si tiene, dal 23 settembre al 5 novembre, la mostra che anticipa di qualche mese il compleanno tondo della band, che cade nel 2024.

L’iniziativa vuole omaggiare una delle più grandi band di tutti i tempi, collocata dalla rivista americana Rolling Stone nella “trinità del rock” insieme a Beatles e Rolling Stones. L’esposizione piacentina offrirà, in anteprima, un percorso di immagini inedite e ufficiali concesse dai fotografi e dalla stessa band, arricchito da riviste, memorabilia e curiosità.

High Numbers vs. Small Faces, 2015 Credit Kosmo Vinyl

High Numbers vs. Small Faces, 2015 Credit Kosmo Vinyl

 

Presenti anche alcune opere di artisti contemporanei che, accomunati dall’amore per gli Who e per la loro musica, si sono messi al lavoro espressamente per la mostra: Marco Botti, Francesco Cervelli, Andrea Clanetti, Gianluigi Colin, Mauro Di Silvestre, Matt Dillon, Danilo Filios, Maria Assunta Karini e Francesco Paolo Paladino, Francesca Orelli, Silvia Rastelli, Natalia Resmini, Corrado Sassi, Scimon e Kosmo Vinyl.

L’ingresso è gratuito ma, acquistando il catalogo in italiano e inglese, è possibile sostenere il Teenage Cancer Trust, progetto benefico sostenuto da Roger Daltrey e Pete Townshend. Nel volume alcune immagini esclusive del gruppo e delle opere artistiche con testi, analisi e racconti, a partire da quelli di Bagarotti. Nel periodo della mostra si terranno anche alcuni incontri di approfondimento sull’impatto non solo musicale, ma anche artistico e visuale che gli Who hanno avuto nella cultura e nella società degli anni Sessanta e Settanta in particolare, come ad esempio sulla sottocultura Mod.

di Daniela Faggion

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