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SFIDA A TUTTO CAMPO

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Il tanto atteso duello tv tra Prodi è Berlusconi alla fine c’è stato. L’arbitro era Mimune l’incontro, con regole ben precise, è stato molto seguito anche dai media esteriLa partita elettorale è ufficialmente iniziata con il faccia a faccia tanto atteso tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi del 13 marzo. Moderatore del confronto è stato il direttore del Tg1 Clemente J. Mimun che nel finale è scivolato sul suo ruolo di arbitro affermando di sentirsi “frustrato” dal fatto di non aver potuto fare delle domande ai due candidati. Una critica alle regole del confronto televisivo (vedi servizio a pag. 15) è stata espressa anche da Berlusconi, che ha utilizzato quasi tutti i due minuti e mezzo finali per questo motivo. Il premier è anche stato vittima di un errore della regia: per qualche secondo, proprio nel momento clou del finale, la camera che doveva tenere un’inquadratura fissa su di lui si è allargata sullo studio e Berlusconi non ha potuto guardare in macchina. Anche la stampa estera ha seguito con attenzione il duello. Berlusconi, che all’inizio è apparso più teso di Prodi, si è poi rilassato davanti alle telecamere anche se ha sciorinato una serie di cifre poco comprensibili da casa. Prodi è apparso fin troppo pacato, buonista e rassicurante, ma ha saputo parlare di più dei contenuti del programma elettorale con una iniezione di ottismismo nel finale. In attesa del secondo confronto tra i due, previsto per il 3 aprile, la Rai ha in programma altri faccia a faccia tra i leader dei partiti delle due coalizioni. Non mancano le ospitate singole dei politici nelle varie trasmissioni e il Corriere ha inaugurato sul web (www.corriere.it) gli “Incontri digitali” dove i lettori possono intervenire in diretta tramite il pc.

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