Segnali di ripresa per il settore pubblicitario. A registrarli è Nielsen , che nel pubblicare i dati finali per l’anno 2013, fa previsioni positive per il 2014. Se gli ultimi dodici mesi si sono chiusi con un calo degli investimenti del 12,3% (per una perdita di 896 milioni di euro), i prossimi dovrebbero registrare un saldo in attivo. A rassicurare gli analisti sono i numeri del secondo semestre 2013, che ha visto il mercato adv perdere il 6,3% mentre nel primo semestre il passo indietro era stato del 17% . C’è stata una frenata nella caduta iniziata quattro anni or sono e nei prossimi mesi il mercato potrebbe tornare a mostrare il segno più. “ Il 2013 ha confermato il periodo di turbolenza della comunicazione aziendale allo stesso tempo anticipa un 2014 di transizione , condizionato dalla compensazione costante di elementi frenanti con altri più stimolanti – dice Alberto Dal Sasso, advertising information services business director di Nielsen – : da un lato l’incertezza politica, l’immobilismo del Pil, la frammentazione dei media e la maggiore elasticità al prezzo. Dall’altro, l’ascesa della Borsa italiana nel 2013, unita agli eventi sportivi del 2014 e all’avvicinarsi di Expo”. Come notato nel corso dell’anno, a patire maggiormente il calo d’investimenti è stata la stampa , che ha perso il 21,2% delle entrate pubblicitarie, mentre la tv si è attestata al -10% e la radio al -9,3%. Ha resistito meglio internet, che ha smarrito per strada l’1,8% degli introiti adv. “ I dati relativi alla seconda parte dell’anno ci consentono di pensare che la parte peggiore della crisi possa essere alle spalle – chiosa il rapporto Nielsen – , seppur il mercato rimanga ancora in terreno negativo. Le nostre stime mostrano un 2014 vicino alla parità, con la lancetta degli investimenti che dovrebbe tendere verso il segno positivo” . Piccoli scorci di speranza da preservare con cura.
Si diradano le nubi sul mercato pubblicitario

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