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Si può fare di più

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La commissaria europea per le Tlc Viviane Reding ha presentato la 12^ Relazione: importanti i passi avanti per i 27 Stati, ma serve più concorrenza per sfruttare il mercato. Non solo. Serve anche un’applicazione più coerente e rapida delle misure correttive e una maggiore indipendenza delle autorità di regolamentazione. Questa la conclusione esposta dalla Reding a Bruxelles. La relazione della Commissione tratteggia un quadro dei mercati europei delle telecomunicazioni che presentano entrate per quasi 290 miliardi di euro. Sarebbe possibile aumentare significativamente la concorrenza transfrontaliera, la crescita economica e i vantaggi a favore dei consumatori se la Ue passasse dagli attuali 27 differenti sistemi nazionali a un approccio normativo più coerente a livello comunitario. Già oggi, un terzo del fatturato degli operatori del mercato proviene da Stati membri diversi dal loro. La Commissione affronterà tali problemi attraverso la riforma della regolamentazione europea in materia di telecomunicazioni prevista per la prossima estate. Per quanto riguarda l’Italia il commento è agrodolce. “In Paesi come la Germania, l’Italia, il Portogallo, la Grecia ci sono vere e proprie tattiche dilatorie, si ricorre a lunghissimi ricorsi legali che di fatto ritardano l’attuazione delle misure sollecitate dall’Europa per ristabilire la corretta concorrenza”. ‘’Devo dire – ha spiegato il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò – che questo problema non mi risulta in confronto con altri paesi europei. E’ vero che forse in Italia c’è un contenzioso esagerato ma bisogna anche distinguere tra sede civile e amministrativa. Altrove non stanno meglio di noi, neanche in Svezia’’

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