Mentre l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni si prodiga per intensificare il monitoraggio dei mezzi di comunicazione durante la campagna elettorale, sul fronte politico maggioranza e opposizione litigano sull’entrata in vigore della par condicio. Se fosse confermato lo scioglimento delle Camere l’11 febbraio anziché il 29 gennaio, i politici avrebbero due settimane in più per evitare le regole di parità. Ad avvantaggiarsi sarebbe soprattutto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che dopo aver imperversato in tv la scorsa settimana, anche in questi giorni ha fatto man bassa del piccolo schermo nonostante abbia affermato di non amare la televisione. Il presidente Rai Claudio Petruccioli ha invitato all’applicazione delle norme di imparzialità garantendo l’equilibrio.
SLITTA A FEBBRAIO LA PAR CONDICIO

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