Una sola offerta formalizzata e due manifestazioni d’interesse. Questo quanto raccolto da Telecom Italia al termine della prima scadenza dell’operazione che porterà alla cessione di La7 e degli asset annessi. L’offerta concreta giunta a Mediobanca è quella di Clessidra , che ha messo sul piatto 450 milioni di euro (300 in contanti il resto per l’assunzione del debito) per l’emittente e per i multiplex digitali. Manifestazioni d’interesse sono giunte invece da H3g , operatore mobile che però non ha presentato alcuna offerta concreta e non ha rilasciato commenti sulla possibile trattativa per La7, e Discovery , network americano già presente in Italia sulla piattaforma satellitare. E’ probabile che entro il cda Telecom del 27 settembre si faccia avanti anche Cairo Communication , già concessionaria esclusiva di La7. Al consiglio d’amministrazione di giovedì verranno illustrati i profili dei possibili compratori, che comunque sembrano essere interessati più alle frequenze che al canale com’è strutturato al momento. E’ possibile che Clessidra, o chi per essa, acquisti l’intero pacchetto per poi sfruttare i multiplex e smantellare La7 . L’operazione, però, andrebbe incontro a una serie di problemi pratici: ci sono i contratti dei big già in essere, come Mentana, Santoro, Lerner, nonché quelli delle decine di tecnici di rete. Inoltre, è difficile pensare all’affossamento di La7 in piena campagna elettorale (i prossimi 6-7 mesi). Ecco quindi che i vertici Telecom Italia, con Bernabè in testa, potrebbero rinviare la cessione, difendendo il patrimonio pregiato del canale (il settore news) e sfruttandone il peso ‘politico’ in periodo di elezioni. La7 è sì in vendita ma, nonostante le perdite (35 milioni di euro a giugno), non ‘si deve’ vendere a tutti i costi.
Solo Clessidra in coda per La7

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