Un giorno di sciopero per protestare “contro la tirannia” del nuovo presidente, Mohammed Morsi. Questa l’iniziativa della stampa egiziana per dimostrare il proprio malcontento per le misure repressive dello Stato nei confronti dei dissidenti e verso la bozza della nuova Costituzione, che il 15 dicembre sarà sottoposta a referendum. In Egitto, nonostante la rivoluzione, le elezioni e il successivo cambio di governo, la situazione resta molto tesa. I metodi di Morsi ricordano troppo spesso quelli usati per decenni da Mubarak. Così i giornali hanno deciso di incrociare le braccia per 24 ore : il 5 dicembre non saranno in edicola alcuni dei più importanti quotidiani egiziani, come Watam , Tahir e Sabah . Alla protesta hanno aderito anche le reti televisive Ontv, Cbc e Moder.
Stampa d’Egitto incrocia le braccia contro Morsi

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