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Stampa Usa in crisi, crollano le vendite

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Il giornalismo della carta stampata sta attraversando momenti davvero bui, profondamente penalizzato dall’avvento di internet e dall’evoluzione tecnologica.  Molte testate si trovano costrette a chiudere i battenti delle proprie redazioni che devono trasferirsi sul web, ultimo tra tutti Il Capital Times. Il mercato dei giornali perde colpi mentre quello online gode di ottima salute: negli ultimi mesi l’audit bureau of circulation, agenzia statunitense che monitora le tirature, ha registrato un crollo globale delle copie vendute pari al 3,5%.  Tra le testate più colpite dalla crisi, il New York Times che perde il 9,2% per l’edizione domenicale e il 3,8% per il resto della settimana. Imminenti i problemi sul fronte dell’occupazione: sono previsti tagli per 100 unità. Abbastanza negativa anche la situazione del Washington Post che subisce un calo del 3,5% sulle vendite settimanali e del 4,3% su quelle domenicali.  Il Wall Street Journal di Rupert Murdoch segna invece una tiratura in leggero aumento (+0,3%), destinata a crescere con l’introduzione della nuova edizione generalista con cui il magnate australiano vuole fare concorrenza al rivale New York Times. Usa Today, il quotidiano più diffuso, sale dello 0,27%, mentre il Los Angeles Times perde il 5,1% nelle edizioni settimanali e il 6% in quelle domenicali.

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