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Steve Jobs, ora tocca a Di Caprio

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Steve Jobs diventerà presto un film. Il fondatore della Apple, che è morto il 5 ottobre 2011 per un cancro al pancreas, era già finito sul grande schermo nel 2013: Jobs , il lungometraggio diretto da Joshua Michael Stern, raccontò la sua storia a partire dal 1971, con i primi esperimenti informatici portati avanti nel suo garage insieme al ragazzo prodigio del computer Steve Wozniak, fino agli anni più recenti, con l’invenzione dell’iPod. A rappresentarlo, fu scelto  Ashton Kutcher . Un anno dopo quel film,  Sony Pictures è interessato a rappresentarne ancora la vita sul grande schermo. Dopo aver cominciato una trattativa con il David Fincher, che aveva visto il suo Steve Jobs in Christian Bal, naufragata per divergenze legate all’aggressiva richiesta economina e di controllo del regista, la casa cinematografica ha contattato il premio Oscar per The Millionaire , e regista di film cult come 20 giorni dopo e Trainspotting , Danny Boyle. Che, a sua volta, ha scelto Leonardo Di Caprio per interpretare il ruolo di Jobs . Boyle e di Caprio avevano già lavorato insieme in The Beach , tratto dall’omonimo romanzo di Alex Garland, racconto claustrofobico di un un giovane turista statunitense in un ostello di Bangkok alla ricerca del paradiso terrestre. Il copione del film, che verrà prodotto da Scott Rudin è già stato scritto. A occuparsene è stato Aaron Sorkin , già sceneggiatore di The Social Network , racconto dell’ascesa del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg

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