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Stooping: tu lo butti, qualcuno lo riutilizza

Fonte: Profilo IG stooping_milano

Lo “stooping” è il trend del recupero dei mobili abbandonati per strada, salvati da chi intende dargli una seconda vita. Già largamente diffuso negli Stati Uniti, precisamente a New York, il trend del riciclo degli arredi divampa anche in Italia e i social aiutano a rendere questa pratica sempre più diffusa einterattiva. Gli utenti ne esaltano i lati positivi in termini di sostenibilità, economia circolare ma anche per la creazione di un senso di comunità e altruismo spontaneo. s

Stooping è un termine diventato popolare sui social media statunitensi, dal termine inglese stoop – letteralmente le scale d’ingresso di un palazzo o un pianerottolo. I contenuti lanciati sui social servono a segnalare la posizione del mobile “abbandonato” affinché qualcuno lo raccolga prima che vada gettato nella spazzatura. L’account @StoopingNYC ha guadagnato oltre 400.000 followers in pochi mesi e si basa sui contributi forniti dagli utenti e dalla pubblicazione in tempo reale. 

Tutti pazzi per lo stooping in Italia 

Il trend non ha tardato a farsi conoscere anche in Italia. La pagina Instagram Stooping Milano vanta quasi 40mila followers. Oltre alla versione milanese, sono nati profili anche a Roma, Firenze e altre città. Può capitare che i mobili fotografati siantoelle case di altri utenti, prima che vengano portati in strada. In questo modo, l’offerente e chi decide di prenderli possono mettersi d’accordo prima che i mobili vengano portati in strada. Non solo vecchie sedie o tavoli rotti. Fra i contenuti si trovano mobili di modernariato, quadri e persino oggetti rari e da collezione come carrelli da bar, tastiere di pianoforte, librerie e cyclette. Una volta che un post viene pubblicato, che sia sulla storia o sul profilo Instagram, è molto probabile che l’oggetto scompaia nel giro di pochi minuti per cui occorre essere rapidi nel prenotare e ritirare l’oggetto prescelto. Tre, due, uno… stoop!

Fonte: Profilo IG stooping_milano

di Serena Campione

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