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Stupefacente assenza di Pannella (in tv e nel Parlamento)

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di Giorgio Bellocci Marco Pannella e i Radicali hanno registrato un disastroso risultato alle elezioni. Oscurato solo da altre clamorose bocciature di nomi eccellenti. Ma per i Radicali l’esito potrebbe rappresentare la fine di una lunga e gloriosa storia politica e culturale. In questo spazio parliamo di televisione, e sarebbe fin troppo facile ricordare le estenuanti proteste del Guru Pannella e dei suoi più fedeli compagni riguardo all’ostracismo dei grandi network verso i Radicali. Poi però arriva il clamoroso risultato di Grillo che in televisione non ci va (che poi sia la televisione a andare da lui è solo un geniale atto di merito), oppure  i flop di chi nel piccolo schermo ha fatto sovente capolino (Di Pietro, Casini, Ingroia, Fini, Giannino, ecc.)… Ma non si proferisce bestemmia se si afferma che nei talk tv che contano nessuno si fila le più importanti istanze dei Radicali nel campo dei diritti civili. Sarà per la pazzesca influenza esercitata dal Vaticano? E dire che la situazione delle carceri è tema che in teoria non dovrebbe urtare le gerarchie ecclesiastiche, anzi. Piccolo inciso: Ilaria Cucchi, che con l’appartenenza al partito di Ingroia aspirava a portare in Parlamento a sua volta il tema della vergognosa situazione carceraria in Italia, non ce l’ha fatta a essere eletta. Come si dice, “la cifra di una nazione” (e pazienza se l’Unione Europea minaccia severe sanzioni pecuniarie per la problematica). Luca Telese e Nicola Porro potevano dunque pensare di convocare Pannella o Emma Bonino per la bella puntata di  In Onda  trasmessa sabato scorso. In studio erano infatti presenti Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo, autori insieme a Gianrico Carofiglio della novità editoriale  Cocaina . Nel libro gli scrittori firmano tre storie avvincenti che indagano su un’ossessione della nostra società (l’abuso di cocaina) individuandone sfaccettature di natura sociale, se non criminale. Bravi Porro e Telese, alle prese con tale delicata tematica, a stimolare Carlotto e De Cataldo su temi come l’antiproibizionismo e l’uso terapeutico della foglia di coca. Ma Marco Pannella, che su problematiche del genere ha speso una intera vita pubblica e privata, avrebbe reso il dibattito ancora più interessante. Un modo per dirgli grazie lo stesso, malgrado la sconfitta elettorale assai prevedibile. Grazie per aver sempre tenuta viva la fiammella dei diritti civili, sia pure con alti e bassi, o errori tattici nella sua proposta.

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