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Surface Pro 3 riporta Microsoft tra i tablet

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L’idea è, o meglio sembra, semplice: sostituire il computer portatile con il tablet. Questo l’obiettivo di Surface Pro 3 , il nuovo pc a tavoletta di Microsoft, pensato per riammodernare ilparco dispositivi di milioni di utenti nel mondo, ancorati a macchine desuete e poco compatibili con le necessità moderne. Difficile però che il nuovo prodotto sviluppato in quel di Redmond riesca facilmente dove i suoi predecessori (Surface 1 e 2) hanno fallito . Perché se i propositi sono buoni e abbandonare la competizione impossibile con iPad può allentare la pressione, Surface Pro 3 ha peculiarità non proprio alla portata (o di interesse) di tutti.  Il display si allarga fino a 12 pollici, arrivando in pratica a ricalcare le dimensioni dei pc più piccoli , per favorire il lavoro duraturo sullo schermo, in versione touch e non. Per altro, la risoluzione è stata aumentata sino a 2160×1440 pixel. Il peso del dispositivo scende invece a 800 grammi, nonostante all’interno vi siano processori Core i3, i5 o i7 (a scelta) con dotazioni Ram più che adeguate e una memoria interna che va da 64 a 512 Gb. A completare il pacchetto ci sono connettività wifi, Bluetooth 4.0, due videocamre da 5 megapixel, altoparlanti frontali, microfono stereo, porta usb, microSd, mini display port e una batteria dalla durata massima di 9 ore. Un tablet decisamente professionale, che punta alle alte prestazioni, equipaggiato con Windows 8.1 Pro , che consente di eseguire qualsiasi applicazione e che ha a disposizione molti accessori (la penna per scrivere direttamente sullo schermo, la type cover che fa anche da tastiera, la docking station e un adattatore ethernet). La nota dolente potrebbe però essere il prezzo: il modello base costa 819 euro, mentre per quelli più avanzati si arriva a quasi 2mila euro. Forse troppo per una rivoluzione di massa.

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