Dopo il diniego, la (parziale) retromarcia. I clienti dell’operatore tedesco T-Mobile potranno avere sul proprio iPhone il software Skype, che consente di chiamare da dispositivo mobile a pc senza essere sottoposti alle tariffe telefoniche. Dopo l’iniziale rifiuto, la società tedesca ha acconsentito all’installazione del programma di Voip sullo smartphone più popolare, fissando però un prezzo extra per chi vuole usufruire del servizio: 9,95 euro al mese di supplemento. La lotta tra operatori e servizi internet resta comunque aperta: la coalizione Voice on the Net Europe, che include anche Google, Microsoft e Intel, sostiene che il blocco delle applicazioni mobili sulle reti 3G limiterebbe la scelta dei consumatori e sarebbe “estremamente dannoso per il benessere dei consumatori europei”. L’applicazione Skype per iPhone ha riscosso un successo straordinario: lanciata ad aprile, è stata scaricata da oltre un milione di utenti nelle prime 24 ore e si conferma fra i programmi più scaricati in rete in tutti gli Apple store in diversi Paesi. Gli operatori temono, ovviamente, un calo degli introiti dovuto all’uso della telefonia via internet. Profitto, mercato, conflitto tra colossi web e telefonici. All’Unione europea la sentenza.
T-Mobile fa marcia indietro: Skype sull’iPhone (ma come extra)

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