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Tartaglia inghiottito dalla rete: spariscono i gruppi su Facebook

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Il social network Facebook continua a giocare un ruolo da protagonista in seguito all’aggressione subita da Silvio Berlusconi. Dopo le polemiche di ieri, causate dalla nascita di pagine inneggianti al gesto di Massimo Tartaglia e al misterioso proliferare di numerosi gruppi a sostegno del premier, la sparizione odierna.   Gli spazi in questione sono stati cancellati e il motore di ricerca del popolare social network non fa altro che indirizzare ai post dei giorni scorsi relativi alle parole chiave sovracitate. Si scopre in questo modo che il fondatore della pagina dedicata a Tartaglia aveva chiesto agli internauti un consiglio su come scongiurare la cancellazione prima di essere inghiottito dalla rete. “Su Facebook, non è permesso promuovere o pubblicare contenuti violenti e minacciosi” , ha spiegato l’ufficio stampa di Facebook Italia, aggiungendo che ” esamineremo molto attentamente tutte le richieste di intervento con contenuti relativi al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e reagiremo tempestivamente per rispondere, eventualmente cancellando ogni tipo di contenuto che minacci direttamente una persona “. La questione torna, per la seconda volta in pochi mesi, al punto di partenza: come accaduto in seguito alla pubblicazione del gruppo Uccidiamo Berlusconi , ci si chiede che trattamento vada riservato a pagine di questo tipo e se quelle facenti riferimento al premier dello Stivale debbano subire o meno un trattamento particolare. In caso contrario ha di che preoccuparsi persino Patty, protagonista de Il mondo di Patty , alla quale è dedicato un gruppo intitolato Uccidiamo Patty, con tanto di macabri suggerimenti: “Organizziamo un evento per ucciderla!!!!” o “Io direi di uccidere matias cosi lei si suicida”. C’è uno spazio dedicato anche a chi vorrebbe Impiccare Mourinho e a chi augura al giovane attaccante dell’Inter Balotelli di morire. Stessa sorte per Angelino Alfano , per tornare al mondo della politica, al quale è stato dedicato Ammazziamo Alfano. Bisogna decidere se tutti i gruppi sono uguali. O se alcuni sono più uguali di altri.

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