Altalena in borsa per Telecom che parte guadagnando quasi il 3% e poi torna giù, annullando il rialzo in un paio d’ore. Così risponde il mercato azionario alla nuova proprietà della compagnia di Tlc. Forse ha contribuito al tonfo anche l’intervista con cui Tronchetti Provera sul quotidiano La Stampa si sfoga (imitando Guido Rossi), dando colpa di tutto quello che sta accadendo a un’alleanza tra finanza e politica. “Mi hanno fatto pagare – dice Tronchetti Provera – la mia autonomia. Ma io voglio continuare a fare l’imprenditore e a battermi per l’autonomia degli imprenditori dalla politica. Della politica ho rispetto, ma dalla politica pretendo rispetto”. “Aziende come Telecom, anche in altri Paesi, non vedono al loro vertice imprenditori privati. Io rappresentavo un’anomalia. Un industriale che non viveva il sistema relazionale con l’asse politico-burocratico. Io ho affrontato Telecom – prosegue Tronchetti – come se fosse la Pirelli. Ho pensato agli uomini, alle tecnologie, ai conti. Ho pagato la mia autonomia “. Alla domanda se “forse doveva invitare D’Alema in barca”, Tronchetti replica: “Forse. Certo e’ che pezzi di potere politico-mediatico si sono mossi in modo convergenti con pezzi del sistema finanziario forse per riportare Telecom in ambito controllabile. La privatizzazione di Telecom non e’ mai entrata nella cultura di un certo mondo pubblico. Quella privatizzazione e’ un po’ come il bipolarismo: e’ stata fatta per necessita’, non per convinzione”. Tronchetti spiega tuttavia di non avercela con nessuno, tantomeno col governo Prodi: “Non ho mai pensato di fare qualcosa contro qualcuno o con l’aiuto di qualcuno”. L’imprenditore difende le scelte fatte su Telecom, nega di avere dato vita a un meccanismo di scatole cinesi e sottolinea che si tratta di una “menzogna”, “costruita ad arte”. “Abbiamo fatto gli investimenti piu’ alti d’Europa e ci si accusa di aver sacrificato gli investimenti ai dividendi”. Pensa di dover ricucire con la politica? “Penso di dover fare il mio mestiere di imprenditore e continuero’ a battermi – dice Tronchetti – per l’autonomia dell’impresa. Io rispetto tutti, pretendo rispetto. E dire che pensavo di aver un buon rapporto con la politica. Non ho capito proprio niente”. E sulla struttura finale della proprietà Telecom interviene Gaetano Miccichè, responsabile corporate di Intesa SanPaolo , che ha gestito le fasi cruciali dell’accordo con Pirelli. “E’ previsto un aumento di capitale di Telco – conferma – che verra’ deliberato in seguito per il possibile ingresso di altri investitori. Non c’è ancora alcun nome all’orizzonte, decideremo tutti insieme. Mi auguro siano investitori italiani, il presupposto e’ questo”. Quanto a possibili cambiamenti nel consiglio di Telecom, Micciche’ aggiunge: “Ci sara’ un nuovo Cda di Telco, dopodiche’ saranno loro a definire quanto accadra’ in Telecom, ma anche qui non si e’ deciso nulla”. Micciche’ ha commentato con soddisfazione la chiusura dell’operazione: “Siamo convinti che si sia realizzata l’operazione migliore, sia per l’azionariato Telecom che per l’azionariato Intesa SanPaolo. Sono soddisfatto che si sia raggiunta in tempi cosi’ brevi una soluzione, che voi definite istituzionale, ma che e’ vera, forte, che assicura a tutto l’azionariato Telecom e soprattutto al management una maggiore serenita’ e tranquillita’ per fare le scelte migliori per l’azienda”. E sul fronte sindacale è Guglielmo Epifani a scagfliare la prima pietra: “Per adesso si è risolto il tormentone di questi giorni. Spero che adesso ci sia la nomina di manager di altissimo livello perche’ c’e’ bisogno di rilanciare. Poi dobbiamo guardare al futuro perche’ gli equilibri degli azionisti valgono per l’oggi”. Per il presidente della Camera Fausto Bertinotti : “Penso che si sia evitato il peggio garantendo una presenza italiana che e’ la premessa per un discorso piu’ ampio. Siccome mi pare sia corale la richiesta di una politica industriale che dia anche garanzie per il futuro dei lavoratori e di un asset strategico per tutto il Paese, credo sia un bene, anche in preparazione della stagione del Dpef, creare un momento di discussione ai massimi livelli parlamentari sulle strategie del Paese”.
Telecom fa l’altalena in Borsa. Tronchetti si sfoga

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