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Telecom Italia: le reazioni della giornata

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Il futuro di Telecom Italia? Piuttosto confuso e alla ricerca di un nuovo equilibrio finanziario. Ci potrebbe essere una cordata di banche che sostituisce Pirelli e Benetton in Olimpia, la holding cassaforte del gruppo, ma non si escludono interessi di Mediaset e Telefonica. Inoltre all’orizzonte si delineano possibili partner russi o indiani con l’appoggio delle banche. Edizione Holding, la finanziaria della famiglia Benetton, è però disponibile a rimanere nell’azionariato di Olimpia, ma “dipende da chi subentra” a Pirelli. Lo ha affermato Gilberto Benetton. “In Olimpia abbiamo un patto con Pirelli – spiega – in caso di vendita ci obbliga a vendere insieme a loro. A differenza loro però siamo disponibili a fare qualche altro discorso, dipende da chi subentra. Per quanto riguarda la vendita – conclude – è stata data a Tronchetti carta bianca a trattare”. Il mondo politico italiano, intanto, è preoccupato del possibile ingresso di capitali stranieri nel controllo del settore delle telecomunicazioni nazionali. Ecco le reazioni alla vicenda Telecom italia: ”E’ evidente come di fronte a opportunità fornite sia da processi di liberalizzazioni sia dagli sviluppi industriali e tecnologici in campi come questi, l’ossatura dei nostri protagonisti industriali e finanziari non è in grado di raccogliere una sfida di questa portata. In attesa dei fondi pensione, dobbiamo trovare un modo attraverso cui dotare i nostri progetti industriali di punti di stabilità strategici, come avviene negli altri paesi. Penso che il capitale finanziario italiano debba prendersi qualche responsabilità in più”. (Pierluigi Bersani, ministro per lo Sviluppo economico) “Le decisioni del consiglio di amministrazione di Pirelli sono decisioni degli azionisti e come tali vanno rispettate. Non c’è dubbio che il futuro della nostra grande rete di telecomunicazioni e quindi Telecom è molto importante per il paese. La situazione di questi giorni rappresenta una sfida per il mondo delle imprese e della finanza italiana. Mi auguro che imprese e finanza siano all’altezza di questa sfida che la situazione propone”. (Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni) “Il governo deve intervenire dichiarando che Telecom è un asset strategico per la vita del paese, sul quale l’interesse generale è preminente. La vicenda di queste ore dimostra come un’infrastruttura vitale per la vita economica e sociale del paese non può essere lasciata in mano a decisioni ed interessi di singole persone. Bisogna fare un intervento urgente per garantire non solo la proprietà italiana della Telecom, ma anche il ruolo sociale ed economico che Telecom riveste per gli interessi generali del paese”. (Sergio Bellucci, responsabile della Comunicazione e Innovazione Tecnologica di Rifondazione Comunista) “I clienti sono in Italia, l’importante è che gli operatori abbiano servizi di qualità e prezzi concorrenziali. Dobbiamo sempre di più concepire le aziende come europee. Ho difficoltà a identificarmi come tedesco, austriaco. Noi come Unicredit siamo la prima banca in Polonia, Austria, Bulgaria e Croazia. Se gli amici polacchi, bulgari e croati mi considerassero uno straniero sarebbe un problema. Bisogna essere europei”. (Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit) “Non mi piace e non mi convince il lavorio politico e l’insieme di dichiarazioni politiche che è partito per commentare, ma forse è il caso di dire per ostacolare e reindirizzare, le scelte di soggetti come Telecom e come Fastweb. La politica non si impicci. Non tocca al Governo e non tocca alle forze politiche interferire in operazioni di mercato. Lasciamo alle forze di mercato il compito di agire e interagire. E oltre a questo coretto dirigista non parta neanche l’altro coretto, quello contro lo straniero: coretto che, negli anni passati, è servito -come tutti ben sappiamo- a tutelare gli ‘amici degli amici’”. (Daniele Capezzone, presidente della Commissione attivitàproduttive della Camera) “Siamo preoccupati per il futuro di Telecom e chiediamo al governo di intervenire per tutelare i livelli occupazionali dell’azienda, per salvaguardare il know how tecnologico. È necessario tutelare la rete di comunicazione italiana, la cui gestione è concentrata nelle mani di Telecom, anche per motivi di sicurezza nazionale. La vicenda Telecom dimostra in maniera chiara la debolezza del capitalismo italiano, che dovrebbe investire nell’innovazione e fare scelte coraggiose per reggere il confronto internazionale. L’Italia non può permettersi di perdere pezzi del proprio patrimonio industriale di grande valore tecnologico e di interesse nazionale”. (Angelo Bonelli, capogruppo del Sole che Ride alla Camera) Per quanto riguarda la Borsa, in una giornata in territorio negativo con gli indici che chiudono sotto la parità, exploit per i titoli Pirelli (+6,28%) mentre Telecom sale dello 0,61%. Benetton, a sua volta, beneficia della disponibilità a restare nel capitale di Olimpia e guadagna il 4,90%.

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