Acquisizioni, nuovi obiettivi di business, cambi ai vertici: la nuova era di Microsoft è cominciata da un anno circa , ma dopo tante rivoluzioni, la compagnia americana ha bisogno di una riorganizzazione interna, che porterà a un numero elevato di licenziamenti . La società si appresta a tagliare 18mila posti di lavoro , soprattutto nei reparti Nokia passati da qualche mese sotto la sua egida. Ad essere colpiti saranno le aree dell’azienda finlandese che si sovrappongono a quelle americane: verranno così drasticamente ridotti gli impiegati del settore marketing e ingegneristico, per adeguarsi alle necessità di mercato e alle strategie delineate dal ceo Satya Nadella. Dopo l’annuncio dei tagli, la Ue convoca l’azienda. “ Mi rammarico per il taglio annunciato da Microsoft, la ristrutturazione è una realtà ma deve essere fatto in modo responsabile, basato sul dialogo con le parti sociali e rispettando le leggi sulla consultazione dei lavoratori”: così il commissario al lavoro Lazlo Andor, che ha chiesto di incontrare i rappresentanti di Redmond “il prima possibile per avere più informazioni su tagli, misure per mitigare le conseguenze sociali e per capire come mobilitare fondi Ue a sostegno di chi ha perso il posto ”. Ritocchi previsti anche per il comparto pc, che verrà accorpato a quello delle tecnologie mobili, con tablet e smartphone nuovi cardini dello sviluppo aziendale . L’intento di Microsoft è quello di snellirsi, strutturalmente e a livello di costi di gestione: i tagli, insieme ad altri aggiustamenti, dovrebbero permettere di risparmiare circa 600 milioni di dollari l’anno.
Tempo di licenziamenti in Microsoft

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