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Terra, il primo eco-quotidiano italiano

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Nasce ufficialmente oggi Terra, il primo quotidiano italiano completamente ecologico. Da oggi, la testata si trova nelle edicole del Belpaese, come specificato in fase di presentazione dall’editore Luca Bonaccorsi (che pubblica anche Left). A dirigere il quotidiano sarà Pino Di Maula , che spiega così la linea editoriale e i contenuti che verranno offerti ai lettori: “ Terra – dice – è un mezzo di diffusione: diffonderà il rifiuto al nuovo oscurantismo che sta calando sul nostro paese”, mentre l’editore tiene a precisare che “non è un giornale di protesta fricchettona e per amanti della cicoria. Ma parla guardando alla scienza: non a caso, cosa assai strana in Italia per un quotidiano, ha un comitato scientifico ” Sedici pagine in formato tabloid, che tratteranno di cronaca, esteri, interni ma anche spettacoli e sport, al prezzo di 1 euro. A fare da spalle alla versione cartacea ci sarà il sito internet, vera e propria seconda esistenza del giornale, che proverà a coinvolgere in prima persona i lettori. Un prodotto editoriale indirizzato, per ammissione dei diretti interessati, al pubblico di area urbana, militante ma non solo, in generale sensibile alle sempre più impellenti problematiche ecologiche, che acquista Terra come seconda fonte di informazione specifica. Il giornale nasce dalla collaborazione indiretta con il gruppo verde-ecologista della politica nostrana, capitanato da Paolo Cento. “ I Verdi – dice Bonaccorsi – hanno fatto un’operazione che esce dalle logiche di partito e hanno regalato il loro giornale ad un gruppo di lavoro che, ovviamente, ha a cuore i loro temi”. “Non abbiamo regalato niente – spiega Cento – Noi abbiamo fatto un investimento. Anche un investimento di fiducia ” Il primo numero di oggi è interamente dedicato al dramma del terremoto in Abruzzo : “ Il nostro è chiaramente un giornale di sinistra ma non passeremo il tempo a chiederci se è giusta la caduta del muro di Berlino o della bontà reale di Lenin – dice il vice direttore Vincenzo Mulè – Vogliamo parlare della fretta con cui si stanno ripulendo le zone colpite. Una fretta sospetta: non vorremmo che la fretta serva a nascondere colpe ” La carta utilizzata, ça va sans dire, è ecologica. La moribonda editoria italiana conta ora una voce in più. Aria fresca, almeno per un po’

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