Il Tg1 targato Augusto Minzolini ha suscitato polemiche e perplessità assortite , una recente diffida da parte dell’Agcom per partigianeria verso la maggioranza di governo e un calo dello share. Secondo indiscrezioni, la diserzione di una parte del pubblico è costata alla prima testata giornalistica nazionale il 20% della raccolta pubblicitaria nei tre mesi estivi . La perdita sarebbe quantificabile in 3 milioni di euro. Il condizionale è d’obbligo, perché Sipra, concessionaria in esclusiva per la tv di Stato, non rende noti i dati per i singoli programmi. Informazioni che però trapelano nei corridoi di Viale Mazzini e questa volta sono state riportate da Matteo Orfini, responsabile Cultura e Informazione del Pd. “A quanto ci risulta – ha detto oggi Orfini – la raccolta pubblicitaria legata all’edizione principale del Tg1 è caduta, in un anno, di quasi il 20% in termini di investimenti netti, cosa che non è accaduta per Tg2 e Tg3 che invece registrano una crescita (sarebbero rispettivamente a +9% e a +1%, ndr). E tutto ciò avviene in una situazione di grande preoccupazione per i conti dell’azienda” Preoccupazione per le sorti economiche della Rai (che in due anni rischia un buco di 600 milioni di euro) e al tempo stesso per la strumentalizzazione dei suoi programmi d’informazione guidano la polemica, l’ennesima, legata al direttore del Tg1. Minzolini però smentisce seccamente i dati riportati dall’opposizione e blandisce i critici: “ Leggo le dichiarazioni degli onorevoli Orfini e Vita, un cumulo di scemenze . Li inviterei a leggere bene i dati prima di prendere lucciole per lanterne” , ha dichiarato il giornalista. L’autunno caldo di casa Rai continua.
Tg1 in rosso, Minzolini smentisce

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