La svolta a pagamento per i siti del quotidiano The Times e del suo domenicale varca la soglia delle due settimana di vita, ed è già tempo di bilanci, per quanto in itinere. Secondo i dati pubblicati da Experian Hitwise nelle scorse ore, il portale della testata di News Corporation ha perso il 66% del proprio traffico da quando l’accesso agli articoli non è più libero. Un declino importante ma non drammatico , come molti avevo previsto. I più pessimisti si attendevano un calo del traffico del 90%. Difficile valutare questi primi numeri, a soli quindici giorni dalla storica entrata in vigore del famigerato paywall, che costringe gli internauti a pagare un abbonamento (giornaliero o settimanale, di 1 o 2 sterline) per leggere le notizie che fino a fine giugno erano a disposizione gratuita degli utenti. News Corp. ha infatti lanciato il nuovo sito Timesonline.co.uk con un’offerta che prevede l’ accesso illimitato alle news per i primi 30 giorni a solo 1 sterlina. Secondo Experian, la più cospiqua emorragia di lettori digitali (55% del totale) si è avuta nelle quattro settimane antecedenti l’esordio del paywall , quando The Times ha chiesto ai propri utenti una registrazione anticipata da attivare il 2 luglio, giorno fissato per la svolta a pagamento. L’esperimento sui contenuti voluto dal patron Rupert Murdoch continua, per parlare di successo o di debacle delle news a pagamento sul web servirà tempo.
The Times, il paywall scoraggia i lettori

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