Telecom Italia nega per l’ennesima volta ogni proposito di disfarsi di Tim Brasil e rilancia i suoi piani di sviluppo. “Non esiste in questo momento nessuna offerta” , ha chiosato l’amministratore delegato della compagnia, Marco Patuano, ribadendo la strategicità del mercato sudamericano, che nel 2014 beneficerà di 1,2 miliardi d’investimenti, che diventeranno 3,3 miliardi fino al 2016. Per consolidare la propria presenza in Brasile e dimostrare la serietà delle intenzioni di Telecom, Patuano ha incontrato i rappresentanti del governo di Brasilia , discutendo degli sviluppi futuri del mercato sudamericano delle tlc: “ Non ho mai visto una situazione in cui una compagnia che sta per essere chiusa aumenta i propri investimenti […]. Siamo venuti per parlare con il ministro perchè in questi mesi ci sono state molte speculazioni attorno alla volontà di Tim Brasil, quindi era opportuno che Telecom Italia presentasse al governo brasiliano, in prima persona, la propria posizione” . Tim Brasil resta a marchio italiano, dunque, anche per la volontà di Gvt, operatore locale controllato dalla francese Vivendi e candidata per un’acquisizione, di non incrinare gli equilibri del mercato brasiliano : “Abbiamo business complementari – conferma Patuano – , non ci sono negoziazioni in corso per una fusione” . Restano, comunque, i conti scricchiolanti di Telecom Italia, bisognosi di attenzioni e di un piano di ristrutturazione che porti la compagnia a macinare di nuovo utili: l’obiettivo sarebbe più facile da raggiungere mantenendo in squadra Tim Brasil, in crescita negli ultimi anni, ma la tentazione di vendere un asset pregiato per fare cassa non è ancora del tutto tramontata. Nonostante le smentite.
Tim Brasil non si vende, Telecom investe

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