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Torna il conflitto

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Scontro alla Camera per l’emendamento a un decreto antinfrazioni comunitarie che potrebbe salvare Retequattro. Lo spettro del conflitto d’interessi infiamma il Parlamento. E’ un emendamento capzioso, sul quale i tecnici del Popolo delle libertà devono avere lavorato parecchio. Un emendamento che dovrebbe salvare Rete 4 dalla revoca dell’autorizzazione a trasmettere in analogico. E su questo emendamento si arena il dialogo tra governo e opposizione. Per Paolo Romani, sottosegretario alle Comunicazioni, il canale Mediaset non c’entra nulla con questo emendamento, già definito salvarete4, inserito nel decreto che pone una pezza alle procedure di infrazione minacciate della Ue. Il decreto era stato predisposto dal governo Prodi per rispondere ai rilievi comunitari, e oggi il governo Berlusconi vi ha inserito all’interno la norma che ha scatenato il putiferio. Attraverso la riassegnazione delle frequenze per il digitale terrestre, secondo l’opposizione, si salvano le frequenze analogiche di Rete 4 che dovrebbero andare dal 1999 all’emittente Europa 7. La questione era diventata urgente perché a giorni il Consiglio di Stato dovrebbe pronunciarsi sulla vicenda dopo l’esplicita condanna della Commissione europea. Per l’ex presidente Rai Roberto Zaccaria ”il provvedimento serve per ridare fiato al titolo Mediaset in borsa: stamani il titolo perdeva lo 0,69%, nell’ultimo mese ha perso il 10,24%, negli ultimi sei mesi il 19,65%, nell’ultimo anno il 35,45%. Il vero regista di questa operazione è il presidente Fedele Confalonieri, che ieri da Cannes ha spiegato che questo emendamento non è una legge ad personam”. 

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