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Torna in piedi il Telamone della Valle dei Templi

E’ stata riassemblato e rimesso in piedi il Telamone, una delle colossali statute antropomorfe che sostenevano l’architrave del tempio di Zeus Olimpio, l’Olympieion, simbolo della Valle dei Templi. Le ricerche e il restauro sono durati vent’anni. La statua è alta quasi 8 metri ed è sostenuta da una struttura di acciaio di 12, alla quale sono ancorate delle mensole su cui poggiano i singoli pezzi.

L’intero progetto di musealizzazione dell’area dell’Olympieion include la ricostruzione a terra di una parte della trabeazione e della cornice del tempio, in modo da rendere un’idea più concreta delle dimensioni colossali e dell’unicità del monumento e allo stesso tempo proteggerne i reperti.

Nel 2004 il Parco della Valle dei Templi ha avviato un’estesa campagna di studi e ricerche sull’Olympieion, affidata all’Istituto archeologico germanico di Roma e guidata da Heinz-Jürgen Beste. Lo studio ha portato alla precisa catalogazione degli elementi ancora in situ: sono stati così individuati più di 90 frammenti che appartenevano ad almeno otto diversi telamoni e, di uno di essi, si conservavano circa i due terzi degli elementi originari che lo componevano.

Negli ultimi giorni sono nati dibattiti e polemiche tra esperti e curiosi per il suo posizionamento che però, come riferisce l’architetto, è reversibile. I più critici lo hanno definito in tanti modi, tra cui: Frankenstein, uno dei moai dell’Isola di Pasqua, omino Michelin, Jeeg robot, l’impiccato, crocifisso senza braccia. Molti invece sono coloro che lo ritengono un’innovativa impresa di musealizzazione del sito archeologico della Valle dei Templi. Fino a oggi infatti soltanto due statute delle 38 originarie sono state recuperate e riassemblate.

 

di Serena Campione

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