Il governo turco ha dato il via a una serie di indagini che interessano potenzialmente 5 milioni di messaggi inviati su Twitter durante le tre settimane di manifestazioni antigovernative, riferisce Hurriyet . Il numero due del partito islamico Akp del premier Recep Tayyip Erdogan, Huseyin Celik, ha indicato che sono già sotto inchiesta 105 siti e 262 account. Il capo del governo 10 giorni fa ha definito la rete sociale, ampiamente usata dai manifestanti, una una ” minaccia ” per la società. La rete di hacker anti-governativa turca RedHack ha invitato i giovani che potrebbero essere indagati per avere usato Twitter durante le manifestazioni a dichiarare che i loro account sono stati piratati. RedHack si è autodenunciato , rivendicando di essere ” responsabile ” di tutti i tweet inviati durante le proteste.
Turchia, iniziano le indagini su Twitter

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