L’accordo sulla pubblicità online fra Google e Yahoo va bloccato perché viola le regole della concorrenza con conseguenze pesantissime per i giornali e siti internet. A scagliarsi contro l’alleanza strategica fra i due colossi, annunciata a giugno, sono la Wan, World Association of Newspaper e l’authority europea per la tutela del libero mercato. La Wan ha chiesto l’intervento diretto della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia americano e del Competition Directorate della Commissione Europea, per valutare le conseguenze dell’intesa che dovrebbe partire ad ottobre e scongiurarla sul nascere. ” E’ dannosa e toccherà da vicino giornali e siti internet “, sostiene l’associazione con sede a Parigi – che rappresenta 77 associazioni di quotidiani nazionali e oltre 18mila giornali in tutto il mondo – con un impatto negativo sui costi e sui guadagni legati all’advertising online. La competizione attualmente esistente fra i due motori di ricerca è “assolutamente essenziale” per assicurare guadagni e prezzi competitivi per gli inserzionisti, ha sottolinea Gavin O’Reilly, presidente di Wan, in una lettera indirizzata alle autorità competenti americane ed europee e al Competition Bureau of Canada. Se l’accordo fra Google e Yahoo andrà in porto, “per i nostri membri i costi saliranno ed i guadagni diminuiranno “. Il portavoce dell’autorità europea Jonathan Todd ha reso noto che i l commissario europeo al libero mercato Neelie Kroes ha puntato la propria attenzione sull’accordo dei due giganti di internet , che rischiano di generare un monopolio enorme quanto sfuggevole nel campo della pubblicità. “Non sappiamo ancora se (l’accordo) è un problema: stiamo analizzando il caso, e ne trarremo le conclusioni opportune”, ha detto Todd, sottolineando che le indagini sono partite già a fine luglio. La settimana scorsa un altro pesante attacco era arrivato dall’ Ana, l’Association of National Advertisers , associazione di categoria che rappresenta alcuni fra i maggiori inserzionisti pubblicitari d’America. Insieme Google e Yahoo controllano il 90 per cento della ricerca pubblicitaria online e questo ” crea preoccupazione perché si potrebbe andare incontro a un rischio di diminuzione della concorrenza e di crescente concentrazione del potere di mercato, con un possibile aumento dei prezzi” denunciava una lettera inviata dall’associazione al Dipartimento di Giustizia americano. I due colossi del web sostengono che l’accordo è limitato sulle proprietà web negli Usa e Canada , anche se Google ha ammesso che esiste la possibilità di espanderlo ad altre parti del mondo . L’inchiesta dell’Ue è simile a quella già lanciata dal Dipartimento di Giustizia americano a luglio per accertare eventuali violazioni alla legislazione sulla libera concorrenza da parte di Google e Yahoo : nel caso venissero riconcosciute colpevoli, i due browsers dovrebbero pagare un’ ammenda pari al 10% del loro fatturato.
Tutti contro Google e Yahoo!

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