Twitter è stato obbligato da un giudice di New York a trasmettere i dati di uno dei suoi utenti , coinvolto nel movimento Occupy Wall Street. Il social network non ha avuto alternative e ha suo malgrado dovuto collaborare. La decisione del Tribunale penale di Manhattan segna un passo importante nel rapporto tra web, magistratura e libertà di espressione online. Malcom Harris, il ragazzo incriminato, era stato citato a giudizio per via di una manifestazione tenutasi nel 2011 sul ponte di Brooklyn, e il giudice ha ritenuto necessario raccogliere tweet e link postati dall’imputato. I messaggi, dunque, non costituiscono informazioni private: “La costituzione riconosce il diritto di inviare tweet, ma come molte persone hanno imparato a loro spese, ci sono però le conseguenze di queste opinioni espresse pubblicamente. Quello che viene espresso in pubblico appartiene a tutti” , ha spiegato il tribunale. Twitter, da parte sua, lamenta il continuo incremento di questo tipo di richieste da parte dei governi: “Abbiamo ricevuto più richieste dai governi nella prima metà del 2012 che in tutto il 2011” , ha dichiarato la società. L’80% delle richieste viene proprio degli Stati Uniti.
Twitter costretto a fare la spia negli Usa

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