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Twitter ha il chiodo fisso della musica

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Cinguettii e musica in streaming, questi i progetti futuri di Twitter, che sembra sempre più vicino all’acquisizione di un servizio attivo nel settore. L’obiettivo è la creazione di un’applicazione dedicata, Twitter Music, che sfrutti la struttura e le competenze di un’azienda già attiva per incrementare il tempo speso dagli utenti sul micro-blog, aumentare gli introiti pubblicitari e rassicurare gli investitori e Wall Street. Tra i possibili acquisti ci sono Pandora, SoundCloud e, meno probabilmente, Spotify . La celebre app, che ha superato i 40 milioni di iscritti e i 10 milioni di abbonati, non pare intenzionato a vendere, convinta che ci siano ancora ampi margini di crescita e di guadagno anche rimanendo in proprio. Prima di Twitter aveva sondado il terreno Apple, rinunciando immediatamente, anche a causa della valuta di 4-6 miliardi di dollari. Più probabile che a far da volano per Twitter Music siano la radio web, caduta in disgrazia dopo un periodo di fulgore alla metà degli Anni Zero, o l’archivio di SoundCloud, che permette anche il caricamento di brani agli utenti comuni, ampliando le possibilità di condivisione ed espansione del servizio. Twitter vorrebbe dar vita a un vero e proprio sistema musicale in cui l’applicazione sia in grado di lavorare su computer e dispositivi mobili, permettendo l’ascolto e l’immediata condivisione dei pezzi ed estendendo la collaborazione iniziata nelle scorse settimane con Billboard , la classifica ufficiale del mercato americano. Il bersaglio finale dell’acquisizione, come avvenuto con tutte le start-up assorbite negli scorsi mesi, sarà sempre lo stesso: arrivare a produrre utili e recuperare terreno nei listini azionari , per evitare che la quotazione in Borsa resti l’ultimo grande guizzo di Twitter prima della definitiva svalutazione.

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