Dibattito e polemiche nel giorno dell’uscita del Dvd con l’inchiesta “Uccidete la democrazia”, in edicola a Miano e Roma da oggi, e da domani in tutta Italia. Da domani sono anche previste proiezioni a Bologna, Modena e Legnano. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta per acquisire i verbali dei seggi per contare le schede bianche e confrontare i dati con quelli arrivati al Viminale. Ecco le reazioni dal mondo politico di fronte alle tesi e alle ipotesi sollevate dal video di Deaglio e Cremagnani. Il presidente della Camera Fausto Bertinotti afferma che la “legittimita’” delle elezioni “e’ garantita. I risultati sono acquisiti. Il lavoro fatto dagli uffici e’ di estrema garanzia, un lavoro meticolosissimo, serissimo e anche le cose che vengono sollevate escludo possano avere una qualche influenza sul risultato elettorale”. “Deve essere fugato ogni dubbio per la serenita’ della vita democratica del Paese, che non ha bisogno di essere insidiata dal dubbio che qualcuno abbia potuto manomettere la volonta’ elettorale dei cittadini”, precisa il segretario dei Ds, Piero Fassino. “Certamente e’ una denuncia su cui bisogna interrogarsi e alla quale e’ necessario dare risposte – sottolinea il segretario della Quercia – credo che ci siano sedi politiche e istituzionali che lo possano fare, a partire dagli organi parlamentari deputati a certificare la regolarita’ degli eletti”. “Qualche interrogativo me lo sono posto anche io – dice Silvio Sircana, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e portavoce del premier, Romano Prodi – il crollo delle schede bianche e’ sorprendente. Quando pero’ si passa dagli interrogativi alle risposte – aggiunge Sircana intervistato da un quotidiano – sono molto cauto”. Antonio Di Pietro sottolinea che “e’ nostro dovere rispondere e per questo Governo e Parlamento devono trovare un accordo per approntare immediatamente una commissione d’inchiesta”. Il centrodestra pero’ non ci sta e per bocca del portavoce di Silvio Berlusconi, Paolo Bonaiuti, parla di “grande montatura, un pateracchio montato ad arte e una intelligente manovra di depistaggio rispetto alle nostre richieste di riconteggio delle schede”. Secondo il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, “quelle fornite da Deaglio non sono prove di alcunche’, ma mistificazioni e falsificazioni chiaramente destituite di ogni fondamento”. Per Donato Bruno, presidente della Giunta per le elezioni, “e’ una bufala. I dati del ministero dell’Interno non servono a nulla, hanno solo un effetto informativo per la collettivita’. I dati ufficiali sono presso la Corte d’Appello e la Cassazione, che procede alla proclamazione dei deputati”. “E’ gravissimo che si cerchi di intossicare in questo modo il clima politico – rincara la dose il leader di An, Gianfranco Fini – e bene ha fatto l’ex ministro Pisanu a rispondere con l’unico modo possibile contro le calunnie, cioe’ querelando. A questo punto, – aggiunge Fini da Palermo – e’ doveroso riscontrare una a una le schede elettorali in modo che nessuno si permetta di insinuare che ci siano stati brogli per favorire il centrodestra. E’ un’autentica vergogna”. Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, giudica “folle parlare di un politico che organizza brogli e poi perde le elezioni. Ora – dice – vengano riaperte tutte le schede, dalla prima all’ultima, e si faccia chiarezza”.
“Uccidete la democrazia”, il video in edicola oggi: le reazioni

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