Site icon Telepress

Ue e Onu ai ferri corti su internet

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

Le Nazioni unite, su proposta di Stati Uniti, Russia e Cina, sono vicine ad assumere un ruolo chiave nel controllo e nello sviluppo del web , ma l’Unione europea si oppone strenuamente all’idea, sostenendo la necessità di un programma globale per rinnovare la governante di internet. Secondo Neelie Kroes, commissario europeo per l’agenda digitale, serve una riforma, non una rivoluzione dell’attuale sistema : “ Ci opponiamo al passaggio del controllo di internet alle Nazioni unite o ai governi – ha detto in una conferenza stampa a Bruxelles – . Vogliamo un chiaro programma per la globalizzazione della governance di internet in modo che tutti possano avere una voce nel dibattito”. Kroes riconosce i difetti del mondo web odierno, basato sull’egemonia statunitense (con la rete di fatto controllata da Icann, ong californiana), ma vede in un’ipotetica gestione Onu il venir meno di un ruolo primario dell’Europa, soppiantata da Russia e Cina, membri permanenti del consiglio di sicurezza e più che mai intenzionate a espandere la propria influenza sui servizi e l’economia online.  Da Washington provano a mediare : lo scandalo Datagate, con i servizi segreti Usa che hanno spiato milioni di internauti, ha minato la credibilità delle istituzioni americane: affidarsi all’Onu garantirebbe comunque agli Stati Uniti un ruolo da prim’attore, oltre a stemperare i rapporti non sempre facili con i colossi asiatici. Ammesso di riuscire a convincere l’Unione europea.

Exit mobile version