Site icon Telepress

Ue-Italia: il Bel paese promosso in telecomunicazioni

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

La Commissaria UE per le telecomunicazioni, Viviane Reding, ha incontrato quattro rappresentanti di alto livello dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Obiettivo dell’incontro era uno scambio di vedute sullo stato attuale della concorrenza e della regolamentazione nel mercato italiano delle tlc e dei media, e sulla riforma delle regole europee per le telecomunicazioni che la Commissione presenterà pubblicamente il prossimo 13 novembre. L’incontro è stato positivo. “Ritengo l’attuale relazione con l’Agcom molto costruttiva, e ho apprezzato il franco scambio di idee con il Presidente e i membri del Consiglio, che ha evidenziato una volta ancora l’ impegno di Agcom verso l’Europa – ha detto la Commissaria UE Reding dopo l’incontro -. L’importante lavoro che Agcom sta svolgendo in Italia, sulla base delle regole comuni europee, è un bene per la concorrenza, per gli investimenti in nuove reti e, ancora più importante, un bene per i consumatori. Incoraggio Agcom a continuare tale lavoro e ad applicare velocemente ed efficacemente i rimedi per un mercato sempre più competitivo”. Il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò, ha ricordato che “l’Italia è uno dei mercati più importanti e concorrenziali d’Europa. Ha il maggior numero di utenti 3G e di televisione mobile. Importanti innovazioni come le offerte quadruple play stanno per essere lanciate sul mercato”. Per Calabrò “la nostra prossima sfida è rappresentata dalle reti di nuova generazione . La nostra strategia è di assicurare concorrenza e investimenti attraverso la predisposizione di un ambiente regolamentare favorevole”. Qui di seguito gli argomenti affrontati durante l’incontro. Tariffe di terminazione verso le reti mobili Con riferimento all’asimmetria delle tariffe regolamentate di terminazione verso la rete mobile dell’operatore dominante e degli operatori alternativi in Italia, la Commissaria Reding ha valutato positivamente l’approccio temporaneamente adottato dall’Agcom con riferimento al quarto operatore nel mercato italiano : “Tariffe di terminazione mobile asimmetriche possono essere  temporaneamente un effettivo strumento pro-competitivo e per incoraggiare gli investimenti dei nuovi entranti, specialmente quando vi siano oggettive differenze di costo”. Queste asimmetrie devono però seguire una metodologia uniforme attraverso la Ue, devono essere riviste periodicamente e da ultimo eliminate . “Nella prima metà del 2008, la definizione di un approccio comune alla terminazione mobile sarà una priorità per me”. Agcom, dal canto suo, “continuerà a esercitare pressioni sulle tariffe di terminazione – ha detto Calabrò -. Siamo a favore di un approccio comune europeo alla terminazione e concordiamo con la Commissione che tariffe asimmetriche per un periodo di tempo limitato sono uno strumento pro-competitivo. Agcom è determinata a mantenere l’attuale livello di concorrenzialità e di investimenti nel mercato usando in modo flessibile gli strumenti del quadro regolamentare”. Tariffe di terminazione verso la rete fissa L’Agcom e la Commissione europea non sempre si sono trovate d’accordo su questo argomento, anche a seguito della notifica dei rimedi proposti dall’Agcom e la relativa lettera di commenti della Commissione. Calabrò ha sottolineato che ” tariffe asimmetriche come misura temporanea possono rappresentare un valido incentivo per la creazione di infrastrutture di rete fissa a banda larga . Il nuovo modello analitico di costo, sviluppato per la prima volta in Europa da Agcom, è già stato presentato allo European Regulators Group e sarà notificato alla Commissione al più tardi prima della fine di novembre. Sulla base dei futuri risultati del modello, ho rassicurato la commissaria Reding che stiamo tenendo in massimo conto i commenti della Commissione , specialmente per quanto riguarda l’orizzonte temporale dell’asimmetria entro il 2010″. Per Reding l’approccio “equilibrato e pro-concorrenziale” presentato dall’Agcom “dovrebbe assicurare una progressiva riduzione delle tariffe di terminazione. Spero che anche nell’ambito del Gruppo Europeo dei Regolatori si possa registrare prossimamente un simile progresso relativamente alle tariffe di terminazione su rete fissa”. La separazione funzionale come rimedio di ultima istanza La separazione funzionale può essere usata dai regolatori nazionali nei casi in cui altri rimedi sono stati provati, ma non hanno ottenuto il risultato regolamentare auspicato. L’introduzione di tale rimedio è attualmente in discussione sia in Italia sia nel contesto della riforma delle regole UE per le tlc. “Credo che i regolatori nazionali di settore debbano essere dotati di uno strumento che può promuovere a un tempo la concorrenza e gli investimenti – ha detto la Commissaria Reding -. È responsabilità dei legislatori sia a livello europeo sia nazionale di assicurarsi che, nell’interesse della certezza del diritto, vi sia una solida base legale per l’applicabilità della separazione funzionale. Per consentire ai regolatori di fare adeguatamente il loro lavoro, i legislatori dovranno in particolare definire chiaramente gli elementi necessari per l’imposizione di questo rimedio e le condizioni alle quali potrà essere utilizzato da un regolatore nazionale di telecomunicazioni . Il processo che porterà alla separazione funzionale dovrà essere trasparente per tutti gli attori del mercato e in stretto coordinamento con la Commissione. Voglio riconoscere l’approccio positivo dell’Agcom nell’affrontare la parità di trattamento nei mercati all’ingrosso e il suo significativo contributo al dibattito sulla separazione funzionale che ha portato alla recente posizione comune dell’ERG sul tema”.  Secondo Calabrò, viste le caratteristiche del mercato italiano, la separazione funzionale può “essere una soluzione vincente per tutte le parti come è stato il caso del Regno Unito . Abbiamo cominciato una serrata discussione con Telecom Italia ed è stata indetta una pubblica consultazione sul tema. Siamo pronti a procedere lungo questa strada e sono fiducioso che il Parlamento italiano possa presto approvare la legislazione che attribuisca all’Agcom i poteri per applicare la separazione funzionale. Nel frattempo continueremo il nostro lavoro e siamo fiduciosi che le negoziazioni con TI possano concludersi fruttuosamente”. L’imminente riforma delle regole europee per le tlc Il 13 novembre la Commissione presenterà le proposte di riforma della legislazione europea per le telecomunicazioni e la proposta di creare una Autorità europea per i mercati delle telecomunicazioni. ” Il nuovo sistema regolamentare dovrebbe rafforzare l’indipendenza dei regolatori nazionali, mettere i regolatori e la Commissione in grado di arrivare più rapidamente a posizioni comuni più ambiziose e in tal modo creare un ambiente regolamentare europeo equilibrato, nell’interesse dei consumatori e degli operatori pan-europei” ha detto Reding.  Il presidente Calabrò ha aggiunto: “Sono un vero e convinto europeo. Il settore delle comunicazioni elettroniche non ha confini. La mia visione è sempre stata che l’obiettivo di un mercato unico interno possa essere raggiunto tramite un modello federale cooperativo che colleghi regolatori nazionali forti e indipendenti. Sono contento di vedere che io e la Commissaria Reding condividiamo questa visione”. L’Agcom presiede nel 2007 il Gruppo dei Regolatori Europeo (European Regulators Group, o ERG), che comprende i 27 regolatori nazionali ed è stato creato al fine di supportare la Commissione nell’applicazione della legislazione europa in materia di telecomunicazioni. Nel 2007, l’ERG ha promosso attivamente la discussione in Europa su come ottenere un sistema regolamentare europeo armonizzato migliore e più efficiente. La Commissaria Reding ha detto: “Voglio ringraziare l’Agcom per l’importante compito svolto nella presidenza dello European Regulators Group nel 2007, ovvero nell’anno cruciale per la riforma della legislazione europea nelle tlc e per l’assetto istituzionale dell’ERG. Sono sicura che gli importanti sforzi compiuti dall’Agcom come Presidente dell’ERG troveranno spazio nel futuro sistema regolamentare che dispiegherà i suoi effetti dal 2010”. Questioni regolamentari relative all’audiovisivo La Ue ha adottato a maggio la direttiva sui servizi di media audiovisivi senza frontiere . “Affinchè il modello audiovisivo europeo rimanga credibile, i regolatori indipendenti e la Commissione abbisognano congiuntamente di applicare le regole comuni europee, specialmente per quanto riguarda la pubblicità e la tutela dei minori ” è stata la posizione comune della Commissaria Reding e del presidente Calabrò che ha aggiunto: “Le future regole europee sui media dell’audiovisivo confermano che il modello di autorità convergence, di cui l’Italia è stata uno dei primi esempi nella UE, è il migliore per aggredire le sfide regolamentari poste dalle nuove tecnologie convergenti e dalle condizioni di mercato”.

Exit mobile version