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Ue: non è “pirateria” senza scopo di lucro

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Arriva il via libera dal Parlamento europeo alla risoluzione che introduce sanzioni penali per la contraffazione e la violazione della proprietà intellettuale . Il testo è passato con 374 voti a favore, 278 contrari e 17 astenuti. Il testo fa discutere. Il parlamento comunitario ha adottato vari emendamenti, che modificano la proposta avanzata dalla Commissione per escludere dal campo di applicazione “atti compiuti da un utilizzatore privato per fini personali e non di lucro” . L’intento è quello di arrivare a colpire solo la contraffazione su larga scala e il crimine organizzato, cioè “qualsiasi violazione intenzionale del diritto di proprietà intellettuale commessa su scala commerciale, la complicità e l’istigazione” Chi commetterà i reati di “pirateria e contraffazione” rischierà fino a quattro anni di carcere se tali reati vengono commessi nell’ambito di un’organizzazione criminale oppure comportano un rischio per la salute o la sicurezza delle persone. La parola ora passa al Consiglio dove già si prevedono resistenze. Lo scoglio più difficile da superare sembra la Gran Bretagna e gli altri paesi tradizionalmente ostili a modifiche del codice penale attraverso una normativa europea. Il numero e il valore dei beni contraffatti è in costante aumento nell’Unione europea. Il giro d’affari ha raggiunto i 347 miliardi di euro (dati 2004) nel mondo, dieci volte in più rispetto al 1994.

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