Possono tornare a respirare i grandi studios cinematografici e i network televisivi. Lo sciopero degli sceneggiatori che ha tenuto in scacco per tre mesi il mondo della tv e della cinematografia è ufficialmente finito. Con 3492 voti a favore e 283 contrari la base del sindacato Wga, che riunisce gli sceneggiatori e gli autori televisivi, ha detto sì all’accordo raggiunto con i produttori dopo tre mesi di sciopero. I membri del Wga hanno votato per tutta la giornata a Beverly Hills e a Manhattan e molti scrittori hanno espresso la loro opinione sull’accordo via fax, l’adesione è stata molto alta. “La nostra forza è stata l’unità – ha detto Patric Verrone, presidente della Wga West, che riunisce gli autori residenti nella costa occidentale degli Stati Uniti – in un primo tempo i nostri interlocutori hanno sottovalutato la nostra potenzialità. Pensavano che il gruppo si sfilacciasse presto. Non è successo e abbiamo vinto”. In base al nuovo accordo gli autori, qualsiasi sia la fonte di introito dei produttori, compresi i nuovi mezzi di divulgazione, da internet ai videofonini, riceveranno una percentuale, fissata al 2%. “Questa è una giornata di ottimismo e sollievo – hanno detto, attraverso un comunicato i produttori, riuniti nella Amtp -. Ora possiamo tornare al lavoro con la certezza di aver raggiunto due ottimi accordi con il sindacato degli sceneggiatori e con quello dei registi” E’ salva la notte degli Oscar del 24 febbraio, minacciata dallo sciopero che aveva già fatto annullare la cerimonia dei Golden Globe. “La pressione esercitata dall’avvicinarsi della notte degli Oscar ha contribuito ad accelerare la contrattazione – ha detto Verrone -. E’ stato uno sciopero duro, ma siamo stati uniti e abbiamo vinto. Siamo solo dei gatti ma abbiamo ruggito”.
Ufficialmente finito lo sciopero di Hollywood

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