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Un festival celebra la sconfitta come incontro con il proprio limite

SFIDE - Festival della sconfitta

SFIDE - Festival della sconfitta

La sconfitta è una perdita, la sconfitta è scandalosa, la sconfitta è inaccettabile. Eppure è una delle condizioni umane comuni a tutte le persone, nel lavoro, nei rapporti affettivi, nell’educazione;  la perdita, il non farcela è un’esperienza comune. E se ci fosse un altro modo di viverla?

Da questa domanda si è sviluppato SFIDE – Festiva della Sconfitta! a Castelfranco Emilia dal 13 al 15 ottobre 2023. La seconda edizione della kermesse – organizzata dal Comune di Castelfranco Emilia , da Federico Ferrari di TILT , dall’Associazione Giovanile APS, con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche giovanili della Regione Emilia- Romagna, attraverso l’avviso pubblico YOUZ Officina, e il patrocinio dei comitati regionali di CONI e CIP e FIDAL.

In una società tiranneggiata dalla parola “resilienza”, dove apparire è prioritario e dove spesso ciò che hai è quello che ti determina, perdere è un’ipotesi contemplata? Fabio Cola, psicologo consulente e formatore mette in guardia rispetto agli slogan a senso unico: “Immagina” “puoi”; “supera i tuoi limiti”; “nessuno può fermarti”. Il messaggio è sempre e soltanto uno: “puoi realizzare tutto”, e sopratutto “puoi sempre vincere”. Questo è vero? Oppure c’è più verità nell’ammettere che la grandezza della sconfitta ci insegna altro, ci insegna di più? Continua Cola: «Prendi un’adolescente oggi il suo sé è staccato da quello reale, c’è sempre un mondo di riferimento quasi impossibile basato su aspettative altissime, non c’è più nessuno che dice vorrei fare cose semplici. La  sconfitta ti riporta invece al senso del valore del limite, ti porta una consapevolezza di finitezza. La sconfitta è l’incontrò con il limite che ti permette di rielaborare e far nascere modi diversi di percepirti dentro la realtà.»

Senza idolatrare il fallimento è proprio questo che vuole insegnare e dire al pubblico SFIDE, un festival interamente dedicato al tema della sconfitta intesa come naturale altra faccia della vittoria – spiegano l’Assessore allo Sport del Comune di Castelfranco Emilia Leonardo Pastore e Federico Ferrari di TILT – ma soprattutto come un momento di riflessione, di studio e di sintesi in grado di aprire nuove strade e di fungere da trampolino di lancio verso nuove sfide da affrontare. Nei giorni dedicati si sono alternati incontri con campioni di livello internazionale del mondo dello sport, camp con atleti e paratleti, oltre a momenti di formazioni per allenatori e società sportive.

Significativa la partecipazione del pubblico con oltre mille persone di cui duecento studenti della scuola secondaria di secondo grado Spallanzani, oltre a bambini della scuola dell’infanzia che hanno partecipato ai laboratori organizzati.

Secondo Federico Ferrari, organizzatore del Festival, «La sconfitta riguarda tutti noi. A Castelfranco Emilia abbiamo fatto una sorta di esperimento, ad oggi tra i pochi in Italia, che la mette al centro. Abbiamo deciso di partire dallo sport, dove le sconfitte sono forse maggiormente evidenti rispetto a tutto il resto. E ne abbiamo discusso con sportivi di alto livello, promuovendo un confronto intergenerazionale.. Questo è il punto: bambini, adolescenti, adulti e anziani hanno partecipato in maniera entusiasta e corposa perché la sconfitta non ha età, e ognuno, al netto dei dati anagrafici, sente dentro di sé la necessità di rialzarsi. ».

In un clima di assoluta condivisione sportivi come Howe e Lorenzetti  o lo stesso giornalista Francesco Costa hanno affrontato i loro incontri togliendosi la veste di ospiti; i primi due,  dando vita a due camp in cui si sono confrontati con i giovani atleti, elargendo consigli e scendendo letteralmente in campo; e il terzo fermandosi a fine incontro per un ulteriore dialogo sul ruolo dell’informazione oggi.

Continueranno infine durante l’anno gli incontri nelle scuole in attesa della prossima edizione sempre nell’ottobre 2024.

di Sara Giudice

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