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Un inedito Picasso esposto in Italia all’interno della mostra internazionale “Cambiare” a Udine

Picasso

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Si terrà dal 16 maggio al 17 ottobre la mostra internazionale “Cambiare” presso la Casa delle Esposizioni di Illegio, uno splendido borgo antico montano in provincia di Udine, noto per la sua vitalità culturale e la consuetudine a ospitare iniziative di alto valore artistico. “Ospite” speciale dell’esposizione è l’inedito quadro di Pablo Picasso. Proveniente da una collezione privata rappresenta una delle molte declinazioni ritrattistiche del volto di Dora Maar, la fotografa, poetessa, pittrice francese di origine croata con cui il pittore ha avuto una lunga e tormentata relazione.

Spesso Picasso ha ritratto il volto di Dora Maar nei suoi lavori. “Con la fotografa e pittrice Dora Maar Picasso condividerà gli anni segnati dalla guerra civile spagnola. La si riconosce in Guernica e nelle Donne Piangenti– spiega il curatore della mostra don Alessio Geretti – e nel quadro esposto a Illegio ci appare come una figura che ha perso la sua plasticità, riducendosi a semplici piani geometrici colorati”.

“Non tutto cambia nella vita, ma nella vita accadono cose che cambiano tutto” è questo il senso che sottende la mostra “Cambiare”: un’avvincente meditazione su questa esperienza fondamentale e universale dell’esistenza umana. Un percorso espositivo che coinvolge mente e cuore a contatto con trenta capolavori d’arte di provenienza internazionale che mettono in scena mezzo millennio di bellezza dal Cinquecento al Novecento.

Sono presenti opere di TintorettoAnton Van DickClaude Monet, di cui la maggior parte mai viste prima in Italia. La mostra è suddivisa in 4 percorsi: il primo è dedicato all’impulso di cambiare il mondo attorno a noi, che sfida l’uomo nella sua capacità di reagire e ricominciare; il secondo è centrato maggiormente sui racconti di metamorfosi, dalla mitologia classica alle favole, che attraverso simboli e drammi colgono nel cambiamento l’essenza del vivere dell’uomo; il terzo ricorda storie di cambiamento interiore, di smarrimento e di ritorno; l’ultimo riguarda il panorama del cambiamento dell’arte, dalla prospettiva dei maestri antichi fino alle percezioni dell’impressionismo e della ricerca di una nuova profondità e di nuovi linguaggi dal Novecento in poi.

Un percorso nell’arte e nell’essere umano in un anno in cui il “cambiamento” ha caratterizzato la quotidianità delle persone. Una mostra che non solo fa riflettere ma regala a tutti i visitatori la possibilità di vedere opere inedite di grandi artisti.

L’iniziativa è sostenuta da Fondazione Friuli, ente locale che persegue finalità di promozione di sviluppo economico e di utilità sociale, insieme alla Regione Friuli.

di Sara Giudice

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