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UN MONDO DI TELEDIPENDENTI

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Il consumo televisivo è in aumento ovunque. La fiction è il genere più amato, ma piace anche l’intrattentimento.Un piccolo schermo non si nega a nessuno. E difatti in tutto il mondo il consumo televisivo è in aumento. Nel 2005 la tv è stata vista in media 3 ore e 4 minuti al giorno a persona, in crescita di un minuto rispetto all’anno precedente. E’ quanto rivela il rapporto annuale di Eurodata Tv Worldwide realizzato attraverso un’analisi di 71 paesi. A guidare la classifica dei telespettatori più assidui c’è il Giappone con 5 ore 11 minuti al giorno a persona. Seguono gli Stati Uniti con 4 ore e 31 minuti (4 minuti in più del 2004). In Asia l’ascolto quotidiano è passato da 2 ore 33 minuti a 2 ore e 34 minuti e il Pakistan con 3 ore e 17 minuti si posiziona fra i paesi più ‘teledipendenti’ dell’area. Gli europei passano davanti al piccolo schermo 3 ore e 15 minuti al giorno, come nel 2004. Secondo Eurodata la ragione è da cercare nell’assenza di grandi avvenimenti sportivi nel corso del 2005. In America Latina la tv è stata vista in media 3 e 16 minuti al giorno, ma nel continente si notano delle grosse differenze: alle 4 ore e 16 minuti dell’Argentina fa da contrappunto il Venezuela con 2 ore e 37 minuti. In Medio Oriente l’ascolto quotidiano è passato da 3 ore e 30 minuti a 3 ore e 37 minuti in Libano e da 3 ore e 10 minuti a 3 ore 17 minuti in Israele. In Sud Africa la durata dell’ascolto quotidiano raggiunge 3 ore e 17 minuti, in crescita di 8 minuti. Secondo Jacques Braun, direttore internazionale di Médiamétrie, che ha creato Eurodata TV Worldwide, “nel 2005 la televisione si è comportata bene con una durata d’ascolto media nel mondo in crescita a 3 ore e 4 minuti al giorno per persona. Nei 30 paesi storici di Eurodata TV Worldwide si registra una crescita di 28 minuti di ascolto televisivo medio fra il 1995 e il 2005”.A trainare gli ascolti è anche nel 2005 la fiction che si accaparra il 44% dei primi dieci programmi più visti, seguono l’intrattenimento (38%) e l’informazione (18%). Fra i generi più amati dai telespettatori da segnalare gli ormai sempreverdi reality show. La fiction segna forti crescite in Nord America e in Australia/Nuova Zelanda (rispettivamente +15 e 20% rispetto al 2004). Piacciono soprattutto le serie (64% delle migliori audience della fiction nel 2005 contro il 50% del 2004) che secondo Nota, servizio di monitoraggio dei programmi televisivi, attirano i telespettatori per vari motivi: “durata di 52 minuti, appuntamento settimanale, creatività della sceneggiatura con episodi che tengono il telespettatore in sospeso, vicinanza fra personaggi e spettatori, buona qualità delle immagini”. In Nord America la fiction rappresenta il 60% delle migliori audience del 2005, è di produzione prettamente americana e vede ai primi posti le tre versioni di “Csi”, “Desperate Housewives” e “Law and Order”. In Medio Oriente la fiction è ancora limitata (30% in Libano e assente in Israele). A pagare il prezzo del successo della fiction sono i film (16% delle migliori audience fra le fiction). Anche se non ci sono film nel palmarès dell’America del Nord, quattro titoli ai primi posti in molti paesi sono targati Usa: “Spiderman” in Argentina, Brasile e Francia, “Harry Potter e la pietra filosofale” in Argentina, Germania e Ucraina, “Miss Congeniality” in Argentina e Serbia, “Titanic” in Malesia e Porto Rico.Le platee televisive mondiali non disdegnano il genere intrattenimento (38%) che racchiude al suo interno i grandi eventi (12%), reality (10%), giochi e quiz (6%), varietà (7%), programmi comici (2%) e talk show (1%). A scegliere questo genere è soprattutto il pubblico europeo: l’intrattenimento rappresenta il 64% dei programmi più visti. Su dieci programmi preferiti, in Lituania nove sono di intrattenimento, in Romania, Polonia e Slovacchia sette, in Slovenia sei. I canali televisivi continuano a contare sugli eventi come Eurovisione, che piace in Europa. La finale del 2005 ha conquistato i greci. In Asia ha avuto un grande successo la trasmissione sul nuovo anno cinese, presente nelle prime tre posizioni. Nella sola Cina è stato visto da 295 milioni di persone. Per quando riguarda il capitolo varietà (che ha guadagnato 3 punti rispetto al 2004), Eurodata segnala il successo di “Strictly come Dancing” (dal quale è stato adattato l’italiano “Ballando con le stelle”) lanciato nel maggio 2004 dalla Bbc e nei primi dieci posti in sette paesi (Regno Unito, Olanda, Norvegia, Danimarca, Austria, Australia e Nuova Zelanda). Per Eurodata questo dato conferma l’attrattiva di format “che strizzano l’occhio al reality e al varietà”. Continuano a riscuotere consensi programmi ormai ‘storici’ come “Chi vuol essere milionario”, “Idols”, “Grande fratello”, “Operazione trionfo”.Nel 2005 alcuni eventi hanno catalizzato l’attenzione dei telespettatori di tutto il mondo: la morte di papa Giovanni Paolo II e la successiva elezione di papa Benedetto XVI, il referendum sulla costituzione europea e lo tsunami in Asia. I programmi di attualità coinvolgono soprattutto le platee europee. Del genere fanno parte i magazine (19%, quattro punti percentuali in meno rispetto al 2004), le tribune politiche e i telegiornali che passano dal 54% al 61% della categoria.L’analisi di Eurodata coinvolge anche lo sport. Il 2005 è stato l’anno di preparazione per i grandi eventi sportivi del 2006: i mondiali di calcio in Germania e le Olimpiadi invernali di Torino. Le qualificazioni per i Mondiali hanno tenuti ancorati alla poltrona moltissimi telespettatori in diversi paesi. In venti nazioni è una di queste partite a occupare la prima posizione far gli eventi sportivi più visti dell’anno. In Europa ben otto paesi hanno al primo posto per il 2005 uno sport invernale: in Austria trionfa lo sci e nella Repubblica Ceca l’hockey su ghiaccio. Dall’analisi emergono anche altre preferenze nazionali: il basket in Lituania e il football gaelico in Irlanda. Cambiano le preferenze dell’Asia dove ai primi posti troviamo il cricket in India e Pakistan, il ping pong in Cina e la boxe nelle Filippine.• Simona Montella

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