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Un murale Made in Italy a New York contro l’inquinamento

L’opera monumentale Botanical Pulse è stata realizzata a Hell’s Kitchen Park dall’artista Fabio Petani. Fa parte del progetto internazionale di sostenibilità Walls of Tomorrow promosso dalla realtà italiana Yourban 2030.

Il Made in Italy dell’ingegno, della visione, della capacità di coniugare arte e sostenibilità colora New York con il progetto Botanical Pulse. A Hell’s Kitchen Park, nel cuore di Manhattan, un’opera monumentale di 200 metri quadrati firmata dall’artista italiano Fabio Petani è stata allestita sotto forma di murale, per contrastare l’inquinamento e interpretare visivamente l’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030, “Vita sulla terra”. L’opera Botanical Pulse sottolinea l’urgente necessità di gestire responsabilmente le foreste, combattere la desertificazione, invertire il degrado del suolo e fermare la perdita di biodiversità. È stata realizzata con pittura fotocatalitica che è capace di neutralizzare le sostanze inquinanti presenti nell’aria.

Il progetto di Yourban 2030, Walls of Tomorrow

Si tratta del primo intervento statunitense del programma internazionale Walls of Tomorrow promosso da Yourban 2030, realtà fondata dal’imprenditrice Veronica De Angelis. Dal 2018, Yourban racconta la sostenibilità attraverso la creatività e l’intervento concreto. Botanical Pulse rappresenta inoltre una delle best practice per Airlite, una delle quattro tecnologie individuate dalle Nazioni Unite per la lotta all’inquinamento urbano.

Il murale Botanical Pulse

Al centro del murale si trova una metafora potente: la natura racchiusa in un vaso che, frutto dell’ingegno umano, rappresenta al tempo stesso la nostra capacità di prenderci cura e la tendenza a controllare. Al suo interno si sviluppa un verde rigoglioso, che evidenzia come l’intervento umano spesso limiti la libertà organica della natura, nonostante la nostra dipendenza dalla sua vitalità.

In netto contrasto, oltre i confini del vaso, lo sfondo è conquistato da una natura selvaggia e rigogliosa. Un promemoria visivo della delicata tensione tra conservazione e sfruttamento. Il paesaggio vibrante e incontaminato incarna la resilienza e il potere rigenerativo della natura quando non è ostacolata. La flora rinchiusa richiama i rischi legati all’eccessiva gestione e agli interventi artificiali.

Il significato dell’opera

Attraverso questa composizione dinamica, Petani invita lo spettatore a riflettere sul proprio ruolo di custode del pianeta. Il murale Botanical Pulse ci sfida a ripensare il nostro rapporto con la natura. Non come padroni, ma come guardiani chiamati a proteggerla, rispettarla e convivere con essa. Solo concedendo agli ecosistemi lo spazio e l’autonomia di cui hanno bisogno, potremo garantirne la sopravvivenza e, di conseguenza, anche la nostra. Quest’opera non è solo un murale: è un appello all’azione, un dialogo visivo tra natura e umanità, e un potente promemoria che il destino del nostro pianeta è, letteralmente, nelle nostre mani.

Chi è Fabio Petani

Fabio Petani è un artista originario di Pinerolo, in Piemonte. Dopo aver conseguito il diploma scientifico, ha ottenuto una laurea magistrale in Beni Culturali presso l’Università di Torino, con una tesi dedicata all’arte urbana e alla cultura street dalle origini fino ai giorni nostri. La sua produzione artistica si distingue per l’armoniosa fusione tra elementi botanici e chimici, creando opere che si ispirano all’estetica dell’erbario e della tavola periodica degli elementi. Ogni murale è concepito in relazione al contesto territoriale in cui viene realizzato, con piante e composti chimici scelti per riflettere le peculiarità locali. Il suo stile si caratterizza per l’uso di colori tenui e forme geometriche che si intrecciano con motivi naturali, offrendo un’esperienza visiva che invita alla riflessione sul rapporto tra uomo, natura e ambiente urbano.

Botanical Pulse, gli aspetti tech

Botanical Pulse è caratterizzata infine da una importante componente tecnologica. Il murale include un Qr code sviluppato da Ecosapiens che ha curato la digitalizzazione dell’opera. I visitatori possono scansionare il codice per acquistare l’opera, contribuendo direttamente alla creazione di un fondo per la piantumazione di alberi nella parte ovest di Manhattan, a cura di The Hort, legando così arte pubblica e riforestazione urbana. 

In più, è possibile vivere una esperienza immersiva grazie a “BloomStorm”, una colonna sonora ambient originale firmata da Akawalk l’italiano, Andrea Marra. Accessibile gratuitamente anche tramite il sito ufficiale dell’opera, questo paesaggio sonoro trasforma Botanical Pulse in un’esperienza multisensoriale, in cui arte visiva e design sonoro si fondono in un unico flusso immersivo che dialoga con lo spazio urbano. La colonna sonora è disponibile qui.

Valentina Colombo

Foto da profilo Facebook di Fabio Petani

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