La fumata bianca è arrivata alle 19.06 di mercoledì 13 marzo. Nello stesso istante, un boato ha percorso Piazza San Pietro, che attendeva da un giorno e mezzo l’elezione del nuovo Pontefice. Un’ora più tardi, Jorge Maria Bergoglio veniva proclamato ufficialmente Papa Francesco. “Un Papa del Nuovo mondo” , titolava poco dopo The Times , ripercorrendo la storia del cardinale argentino appena salito al soglio pontificio. Settantaseienne argentino, gesuita e sostenitore dell’esistenza semplice, Bergoglio è già stato definito “Il Papa dei poveri” dal quotidiano brasiliano Odìa . “Un argentino nel nome di Dio” , scrive invece Larazon , indicando nel compatriota neo-Pontefice il promotore delle istanze terzomondiste. Questa peculiarità è stata colta anche da Liberation , con il titolo “Dal Nuovo mondo al balcone (di San Pietro, ndr)” . “Un nuovo Papa per le Americhe” , fa eco The New York Times . The Guardian usa invece l’arma dell’ironia per sottolineare la valenza politica dell’elezione di Bergoglio, conservatore ma al di fuori dei giochi di potere della curia romana: “Buona sera (in italiano nel titolo, ndr) Papa Francesco” , scrive attribuendo la scelta del conclave alla volontà di sconfiggere la fazione italiana, che aveva molti candidati. Le Figaro spera comunque che sia “Il Papa della fraternità” , ma già qualcuno porta scompiglio, ricordando la vicinanza alla dittatura militare di Videla.
Un Papa del Nuovo mondo (The Times)

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