Site icon Telepress

Una benda ‘intelligente’ dai laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia

Di origine vegetale, biocompatibile e biodegradabile, è in grado di accelerare la guarigione delle ustioni, ma anche di differenti tipi di ferite come lacerazioni o ulcere cutanee. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Acs Applied Bio Materials.

I ricercatori del gruppo Smart Materials dell’Iit, coordinati dalla dott.ssa Athanassia Athanassiou, hanno realizzato il tessuto utilizzando un nuovo materiale biodegradabile composto da tre elementi di origine vegetale: la zeina, una proteina derivante dal mais, la pectina, uno zucchero presente nella buccia di numerosi frutti, e la lecitina, una sostanza contenuta nella soia.

I polimeri naturali derivanti dai rifiuti organici stanno guadagnando una crescente attenzione nel campo biomedico come materie prime secondarie per la progettazione di dispositivi biomedici in grado di svolgere specifiche funzioni bioattive ed eventualmente degradarsi senza liberare residui tossici nell’ambiente circostante.

In piena ottica di economia circolare, partendo dai residui alimentari, è quindi possibile realizzare una benda che grazie alla sua natura spugnosa può essere impregnata di vitamina C, che è un noto antinfiammatorio e antiossidante naturale.

Le prove effettuate in laboratorio dimostrano come la benda sia in grado di dimezzare i livelli di tre molecole chiave legate all’infiammazione, e riduca fino al 70% i radicali liberi.

Inoltre, nei fibroblasti, le cellule implicate nella riparazione delle ferite, è stato notato un aumento nella produzione di collagene, sostanza cruciale nel processo di guarigione della pelle.

Exit mobile version