Il 4 luglio potrebbe diventare uno dei giorni storici per la scienza mondiale. I ricercatori del Cern di Ginevra hanno infatti scovato il bosone di Higgs, la così detta ‘particella di Dio’, ovvero l’elemento elementare che sarebbe il fondamento della materia. “Una nuova particella è il Santo Graal dei fisici”, titola The New York Times, che sottolinea l’entusiasmo che la scoperta ha provocato tra gli studiosi. Dopo il trionfale annuncio dato lo scorso dicembre dagli stessi scienziati, che poi avevano smentito il ritrovamento della particella, il Cern stavolta è stato cauto nel rivelare i risultati dei suoi esperimenti: “I fisici del Cern sicuri al 99,99% della loro scoperta”, scrive il Daily Telegraph. La caccia al bosone di Higgs è durata cinquant’anni, con 7,5 miliardi di euro d’investimenti gestiti dal Cern dal ’93 a oggi: “L’anello mancante dell’universo è stato scoperto, alla fine”, si legge su le Parisien, mentre secondo Publico “La particella di Higgs da senso alla nostra esistenza” Difficile valutare ‘il senso’ esistenziale dato da una scoperta scientifica, quel che è certo, però, è che ora comincia una nuova era per la fisica. Come titola un po’ ironicamente Sky News, “Gli scienziati credono nella particella di Dio”
Una nuova particella è il Santo Graal dei fisici (The New York Times)

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