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Unife guida un progetto fra i migliori d’Europa

Il Delta del Po e, sullo sfondo, il faro di Goro - ph. alberto68a

Il Delta del Po e, sullo sfondo, il faro di Goro - ph. alberto68a

L’ateneo di Ferrara coordina 10 partner nella reintroduzione di specie acquatiche e il suo impegno diventa protagonista di un documentario di EuroNews

Si chiama Life Transfer, è coordinato dall’Università di Ferrara ed è un progetto di ingegneria ecosistemica inserito tra i dieci migliori progetti Life del 2023 dalla European climate, infrastructure and environment executive agency (Cinea). Anche per questo è stato protagonista di un documentario trasmesso da EuroNews Channel nel format Ocean. Il progetto, iniziato nel 2020, si chiuderà nel 2025.

Insieme ad altri nove partner nazionali ed europei l’ateneo ferrarese guida interventi in nove siti fra Italia, Spagna e Grecia, in cui si vogliono reintrodurre specie acquatiche di fanerogame marine. Si tratta di piante superiori (con radici, fusto e foglie) che supportano molteplici comunità biologiche, aumentano la stabilità dei fondali, producono ossigeno e imprigionano grandi quantità di anidride carbonica. Vere e proprie miniere di vita per un mare sempre più a rischio come il Mediterraneo.

I siti italiani si trovano tutti nel Delta del Po: nel territorio ferrarese ci sono Valle Fattibello e la Sacca di Goro, celeberrima per gli allevamenti di vongole, oggi messe a rischio dall’invasione di granchi blu. Le piante acquatiche in questione vengono reintrodotte andando a prendere zolle e rizomi in siti donatori distanti anche decine e decine di chilometri. Una volta che si saranno impiantate – è proprio il caso di dirlo – potranno propagarsi autonomamente, attraverso la loro naturale produzione e dispersione di semi.

di Daniela Faggion

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