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“Un’opera attuale che difende la cultura”, l’étoile Roberto Bolle alla prima della Scala

Milano, la città delle sfilate e dei red carpet internazionali, nel giorno di Sant’Ambrogio in occasione della Prima del Teatro alla Scala 2022, con gli occhi del mondo puntati addosso, ha visto sfilare imprenditori, politici, vip e personalità di spicco. Tutti riuniti per assistere allo spettacolo del Boris Godunov di Modest Petrovič Musorgski, con la regia di Kasper Holten e Ildar Abdrazakov nel ruolo di protagonista. A esibirsi sul palco alcuni dei migliori talenti artistici contemporanei che hanno portato in scena l’opera capolavoro di Musorgskij, diretta da Riccardo Chailly.

Nel foyer del teatro meneghino, la serata più glamour dell’anno, abbiamo incontrato l’étoile Roberto Bolle: “Mi aspetto uno spettacolo molto bello, ho visto già alcune prove. Uno spettacolo di grande classe, d grande potenza, molto ricco nei costumi, nelle scene e con un grande cast. Ildar (Abrazazakov ndr), in particolare, è sempre molto strepitoso, quindi ci sono grandi aspettative. Un messaggio che difende la cultura perché è un’opera che è stata scelta tempo fa, non è un’opera che fa apologia di potere ma è critica al potere e all’abuso di potere. È un’opera quanto mai attuale che va vista in questi termini ed è giusto che sia stata mantenuta perché la cultura va sempre difesa ed è al di sopra di ogni cosa, secondo me”.

 

di Luisa D’Elia

 

 

 

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