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Usa: debutta sito di giornalismo investigativo

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E’ partita la task force statunitense di segugi del giornalismo che metteranno i loro scoop gratis sul web, all’interno di un sito dedicato a indagini investigative; il gruppo ProPublica nasce in un momento poco roseo per l’editoria americana, soprattutto per quella legata a questo particolare ambito. Il sito, tenuto a battesimo da Paul Steiger, per 16 anni direttore del Wall Street Journal, rappresenta una novità assoluta nel mondo dell’informazione. La missione di ProPublica è di gettare luce sullo sfruttamento dei deboli da parte dei più forti e sulle azioni di quanti tradiscono la fiducia riposta in loro dal pubblico; l’analisi riguarderà anche sindacati, ospedali, università, fondazioni e alla stessa industria dei media.  Una sezione della pagina è dedicata all’esame di vari scoop svolti da reporter negli Usa; un’altra sezione, intitolata ‘Scandal watch’, tratta le cinque inchieste più importanti, selezionate dallo staff di ProPublica. L’iniziativa è stata appoggiata da Herbert e Marion Sandler, miliardari californiani democratici che hanno messo a disposizione 10 milioni di dollari all’anno per finanziare il progetto.  “Il giornalismo investigativo è a rischio perché in molte testate viene ormai considerato un lusso” ha osservato Steiger citando le recenti statistiche della Arizona State University secondo cui nel 2005 il 37% dei giornali americani non aveva un reporter investigativo a tempo pieno, una maggioranza ne aveva uno o due e solo il 10% ne contava tre o quattro.

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