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Usa: stop agli acquisti online esentasse

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Il Senato ha votato per portare avanti il progetto di legge che potrebbe mettere fine agli acquisti online esentasse in molti Stati americani. Se la norma dovesse essere approvata in Congresso, gli Stati in cui risiedono gli acquirenti potranno riscuotere le tasse da rivenditori residenti in altri Stati. Il progetto di legge, che secondo il Wall Street Journal potrebbe essere votato a inizio maggio , sta suscitando consensi, ma anche forti opposizioni. Da una parte le amministrazioni sostengono che gli acquisti online esentasse colpiscano troppo duramente le casse statali, compromettendo anche l’attività dei rivenditori locali tradizionali. Dall’altra i gestori di portali per la compravendita online, primo fra tutti il gigante eBay, minacciano di dover imporre tasse ai consumatori, che così ci rimetterebbero. Il dibattito è iniziato nel 1992, quando la Corte Suprema americana ha stabilito che uno Stato non può rivendicare i contributi da un venditore che non abbia almeno un magazzino entro i suoi confini . La sentenza ha dato una forte spinta ai business online, ma in un momento come questo, in cui le amministrazioni pubbliche si trovano costrette a tagliare le spese, la norma potrebbe essere rivista.

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