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Usa, via libera ai crac per iPhone

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Via libera ai software di altri produttori su iPhone e affini. Lo ha stabilito la Congress Library di Washington, secondo cui installare programmi di marca diversa da quelli del produttore del proprio smartphone non costituisce una violazione alle leggi americane sul copyright. La sentenza della corte congressuale libera dunque da qualsiasi obbligo i programmatori e gli utenti che vogliono installare particolari software sui prodotti Apple, o applicazioni di terzi su qualunque cellulare, purché scaricate o acquistate legalmente e limitate all’uso privato. La Congress Library si avvicina così alle posizioni dell’ Electronic Frontier Foundation , associazione americana che si batte per le libertà civili negli usa anche in ambito tecnologico e che da mesi chiedeva la liberalizzazione del mercato dei software per telefoni cellulari di ultima generazione.

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