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Varate nomine Rai

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Il Cda Rai ha proceduto alla designazione delle nomine per alcune consociate. Le designazioni, spiega una nota, saranno presentate alle prossime assemblee delle società. Alle votazioni non hanno partecipato i consiglieri Giuliano Urbani e Marco Staderini. Alla presidenza Sipra è stato indicato Roberto Sergio, amministratore delegato Maurizio Braccialarghe e direttore generale Aldo Reali. Per Rai Cinema, per la presidenza c’è Franco Scaglia, amministratore delegato Caterina D’Amico, direttore generale Paolo Del Brocco. Per la NewCo Rai International per la presidenza Pierluigi Malesani, amministratore delegato Carlo Sartori. Il Consiglio ha anche nominato Luca Balestrieri direttore della struttura Digitale Terrestre che avrà il compito di coordinare le attività aziendali in questo settore. Piero Gaffuri è stato nominato direttore dei New Media  e vice direttore Silvia Calandrelli. Il CdA “per poter meglio dare attuazione al nuovo contratto di servizio che prevede nuovi compiti e nuovi impegni per l’azienda ha deciso di istituire una struttura permanente di presidio e monitoraggio, inserita nella direzione relazioni istituzionali. Urbani non ha votato “sottolineando tutto il proprio dissenso e il proprio rammarico per le troppe scelte profondamente discutibili operate dal D.G. che, pur potendo utilizzare alcuni curricula di notevole valore, è riuscito ancora una volta nel non facile compito di sbagliare clamorosamente (e con ogni evidenza…) l’assemblaggio dei medesimi, dando  così vita a “ squadre balzane”, che ben difficilmente potranno assicurare alle Consociate Rai un equilibrato ed efficiente governo delle medesime”. Secondo Angelo Maria Petroni l’assetto presentato al Cda dal direttore generale Claudio Cappon per Rai Cinema è “aziendalmente del tutto inadeguato”. Inoltre “i nuovi organi consiliari e gestionali sono nettamente meno qualificati di quelli precedenti rispetto alla missione fondamentale di Rai Cinema, che si troverà peraltro a essere ulteriormente rinforzata dall’attuazione del nuovo contratto di servizio”. Più positivo il consigliere Carlo Rognoni , convinto che la macchina Rai si sia “rimessa in moto”. E’ importante che il Consiglio “non si divida per pure ragioni di schieramento politico, anche se ciascun Consigliere può avere una propria visione dell’interesse aziendale”. “Il confronto e le tensioni possono servire da stimolo per tutti, anche per i nuovi responsabili che dovranno presentare al Consiglio  entro l’estate i piani per la realizzazione delle missioni loro affidate”

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