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Venezia in festa per il Carnevale più famoso d’Italia

Venezia

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E’ iniziato il weekend del 15 e 16 febbraio la 300esima edizione del Carnevale di Venezia. Quest’anno la manifestazione che colora tutta la città magica dal titolo il Tempo del Casanova è dedicata alle avventure del seduttore, avventuriero, e intellettuale veneziano, emblema di un’epoca di splendore, libertà e contraddizioni.

Il direttore artistico Marco Checchetto ha affermato «Con il titolo “Il tempo di Casanova” vogliamo racchiudere un arco di tempo molto ampio perché il Settecento è un secolo che ha segnato la nostra storia. Casanova è l’incarnazione del gioco, dell’amore e della follia, e ha attraversato da protagonista quell’incredibile secolo che è l’età dell’oro dello spettacolo e dell’arte. Spero che questa edizione del Carnevale ci possa trasportare tutti in quell’epoca feconda e ci faccia vivere da protagonisti come lo fu Giacomo Casanova

Questa manifestazione infatti raggiunse il suo apice tra il XVI e il XVIII secolo, quando Venezia era un centro politico, economico e culturale europeo, attirando nobili, artisti, mercanti e avventurieri. Ha tuttavia origini molto antiche e la sua popolarità è nota in tutto il mondo. La prima testimonianza risale a un documento del Doge Vitale Falier del 1094, in cui si parla di divertimenti pubblici e si cita per la prima volta il termine “Carnevale”. Ogni anno le oligarchie veneziane concedevano alla popolazione, soprattutto alle classi sociali più umili, un periodo di divertimento e festeggiamenti. Durante questo periodo, veneziani e stranieri da tutto il mondo si riversavano in città, con la sua vocazioneper festeggiare con musica e balli sfrenati. L’uso di maschere e costumi garantiva l’anonimato, annullando le divisioni sociali e permettendo la pubblica derisione delle autorità. Un momento di libertà e abbattimento delle categorie sociali. Ci furono dei momenti nella storia d’Italia dove questo contesto venne ostacolato. Per esempio nel 1797, con la conquista di Napoleone, il Carnevale subì una brusca interruzione. I francesi proibirono le maschere e le feste, seguiti dagli austriaci, che imposero un periodo più sobrio. Il Carnevale fu soppresso definitivamente nel 1930, durante il regime fascista2. La ripresa del avvenne nel 1979, grazie all’iniziativa del Comune di Venezia e di alcune associazioni cittadine.

Ha dato il via all’edizione 2025 il corteo acqueo delle imbarcazioni. oltre un centinaio di barche addobbate e vogatori in costume hanno sfilato fino a Punta della Dogana per percorrere il Canal Grande verso Rialto. Proprio prima del ponte, la caorlina che trasporterà la “Pantegana” in cartapesta, ormai diventata uno dei simboli del Carnevale popolare veneziano, simbolicamente si è aperta in uno sfavillio di fumi colorati, stelle filanti e coriandoli biodegradabili ed ecosostenibili, perchè anche il Carnevale di Venezia è attento all’ambiente. Sono iniziati così ufficialmente i festeggiamenti carnevaleschi. Tutti gli eventi le iniziative, le parate e il racconto della kermesse sono consultabile sul sito ufficiale. Sono previste tre milioni di turisti da tutto il mondo. Da sempre il carnevale veneziano è un momento di richiamo per tutti i turisti stranieri ed un simbolo dell’italianità con le sue maschere i  suoi costumi  realizzate a mano dai maestri artigiani.

Non solo a Venezia tuttavia si festeggia il Carnevale ma è una festa che da sempre coinvolge l’Italia e i suoi comuni, ognuno con le sue peculiarità e usanze e colori.

Con una breve carrellata li elenchiamo da Nord a Sud:

di Sara Giudice

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